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MORTE DI COSIMO CAVA: LUNEDì LE BATTUTE FINALI DEL PROCESSO CON IMPUTATE DUE PERSONE PER OMICIDIO PRETERINTENZIONALE

Il fatto di sangue in una zona di campagna di località Piana Sant'Angelo

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E' prevista lunedì 15 novembre, presso il Tribunale di Lanciano, l'udienza finale relativa al processo per l'omidicio di Cosimo Cava. Sul banco degli imputati Alberto Zimarino e Marco Fabrizio, entrambi di San Salvo, accusati di aver provocato il decesso di Cosimo Cava, buttafuori di 40 anni, di Erchie (Brindisi) che da qualche tempo si era trasferito nel Vastese,u trovato morto in una zona di campagna in località Piana Sant'Angelo la sera del 27 gennaio 2007. In quell'occasione, presso il casolare di Zimarino, si stava festeggiando l'uccisione del maiale. Non si è mai capito esattamente cosa avvenne in quelle maledette ore, ma di certo c’è che nacque una discussione tra Cava ed alcuni commensali, che degenerò presto in una rissa. Il buttafuori fu preso a calci in faccia e perse la vita in seguito alle gravi ferite riportate. Lo scorso 20 settembre, in corte d'Assise a Lanciano, è iniziato il processo (con l'addebito di omicidio preterintenzionale) a carico dei due imputati ritenuti responsabili della morte, secondo la pubblica accusa rappresentata dal procuratore di Vasto Francesco Prete e secondo il Gup Anna Rosa Capuozzo. Di parere opposto, invece, i difensori di Zimarino e Fabrizio, gli avvocati Giovanni Cerella, Nicola Artese, Manuela De Nicolis e Antonino Cerella, i quali asseriscono che la morte di Cava fu la conseguenza inevitabile di un durissimo scontro fisico che coinvolse ben sette persone.
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