"E’ passato un anno da quando con una raccolta di firme ed un esposto al sindaco e alla Procura della Repubblica facevamo presente dell’abbandono e dei pericoli che viviamoo giorno dopo giorno, ma niente è cambiato e nessuno è intervenuto": inizia così una lunga ed articolata nota di un gruppo di residenti di località Punta Penna a Vasto che lamenta lo stato di degrado ed abbandono che interessa la 'cittadella del porto'.
Al centro delle rimostranze, in modo particolare, la vegetazione che cresce rigogliosa attorno alle strade - comunali e provinciali - "ai cui incroci - si legga ancora nella nota - molte auto furgoni e camion sfrecciano senza curarsi degli stop, delle precedenze, del trovarsi davanti persone e bambini che passeggiano. Gli alberi folti, gli arbusti, le siepi e le erbacce coprono la visuale e ogni giorno qualcuno rischia la vita, incidenti o danni alla persona. In alcuni giorni, o meglio alcune sere, la contrada viene investita da un fetore nauseabondo proveniente dal depuratore, nell’esposto veniva chiesto di appurare anche questa situazione, nessuna risposta...".
Altra questione denunciata quella dei cani randagi: "Per fortuna abbaiano soltanto, ma spesso sbucano dai cespugli avvicinandosi pericolosamente a motociclisti, ciclisti e persone che passeggiano. Nessuno riesce a catturarli (e c’è qualcuno che quando ha sentore di accalappiacani li nasconde) e di pomeriggio arrivano fin sulla spiaggia, aggirandosi fra gli ombrelloni e seminando il panico fra i bagnanti". Un'ultima lagnanza riguarda le alghe putride depositatesi sul bagnasciuga ed i rifiuti provenienti dal mare. Chiesta una maggiore attenzione, insomma, anche per l'aumentrata popolazione di bagnanti alla luce, soprattutto, della drastica diminuzione di spiaggia libera a Vasto Marina.