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ATTENTATO INCENDIARIO, LUNEDI' LA CONVALIDA DELL'ARRESTO

a cura della redazione
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E' prevista lunedì 5 giugno, in Tribunale a Vasto, la convalida dell'arresto di Angelo Di Santo, 36 anni, l'imprenditore vastese che l'altra notte avrebbe appiccato il fuoco all'autorimessa di uno stabile di via XXIV Maggio a Vasto, dov'erano in sosta sette autovetture, tre delle quali appartenenti alla famiglia del notaio vastese Camillo Litterio e andate completamente distrutte. A spingere l'imprenditore al grave gesto, che ha costretto i Vigili del Fuoco di Vasto e Ortona ad un durissimo e pericoloso lavoro per domare il rogo sarebbe stato il forte risentimento per motivi di natura professionale. Una tesi, questa, confermata stamani dal legale del presunto incendiario, l'avvocato Alessandro Orlando, secondo il quale il suo assistito ''era disperato perché, come risulta dagli atti in Tribunale, da anni deve incassare una somma ingente, 541 mila euro, per lavori edìli eseguiti e mai pagati da società riconduibili al notaio. Un gesto, dunque, determinato da una situazione di profonda prostrazione''. Angelo Di Santo, fermato nel centro storico di Vasto poco dopo il fatto, aveva in un primo momento ammesso ai Carabinieri di essere stato lui ad appiccare il fuoco nell'autorimessa, salvo poi rinchiudersi a riccio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il notaio Litterio, dal canto suo, scosso ma sereno, attende che l'autorità giudiziaria chiarisca presto ogni cosa e che il grave gesto, che ha profondamente turbato i suoi cari, costretti di notte ad abbandonare la casa, sia punito in maniera esemplare. La rimessa dello stabile, frattanto, unitamente al seminterrato e al primo piano, rimangono sotto sequestro in attesa che lunedì prossimo la perizia dei Vigili del Fuoco stabilisca se l'edificio, aggredito nelle sue viscere dal fuoco, sia o meno agibile.
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