Otto anni e sei mesi di reclusione. E' la condanna inflitta oggi dal Tribunale di Vasto a Maurizio Marcinò, un siciliano di 55 anni, riconosciuto colpevole in primo grado di violenza sessuale aggravata nei confronti di un'adolescente di un comune del Chietino che nel 2001, all'epoca dei fatti, aveva appena 11 anni. I giudici vastesi (presidente Di Croce, a latere Iannetta e Carosella), hanno accolto la tesi accusatoria del pubblico ministero, Anna Rita Mantini, secondo la quale l'imputato, a quel tempo in soggiorno obbligato a Carpineto Sinello, abusò sessualmente della bambina in una stalla, approfittando della fiducia accordatagli dalla famiglia di lei, presso la quale svolgeva lavori agricoli. La bambina, che tenne a lungo nascosta la vicenda, fu poi vittima delle turpi attenzioni di uno zio, già condannato con rito abbreviato a sei anni di reclusione. A rivelare la squallida vicenda era stato il fidanzatino dell'adolescente, che ha successivamente patteggiato la pena per aver avuto rapporti sessuali con la minore. Marcinò è stato condannato tra l'altro al pagamento di una provvisionale di 15 mila euro e al risarcimento del danno alla vittima che, assieme al fratello, ha vissuto un anno lontano dalla famiglia, adesso riunitasi e andata a vivere in un'altra località. Parte civile nel processo è stato l'avvocato del foro di Vasto, Fabio Giangiacomo.