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'LUCI' SUGLI ARTISTI VASTESI ALL'ESTERO: LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GABRIELLA IZZI BENEDETTI NELLA PINACOTECA DI PALAZZO D'AVALOS

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Ieri sera, presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, è avvenuta la presentazione del libro "Artisti vastesi all’estero", dedicato dall’autrice Gabriella Izzi Benedetti a tre pittori vastesi operanti all’estero: Juan Del Prete, Filandro Lattanzio e Franco Paolantonio. Davanti ad una platea attenta, che ha sfidato il freddo e la pioggia, per non mancare all’appuntamento, ha aperto la serata l’avv. Roberto Bontempo, in qualità di presidente del Comitato del Premio Vasto d’Arte Contemporanea: “Siamo giunti al sesto appuntamento con i libri della collana della 'Teca della Memoria' - ha spiegato Bontempo - una tappa raggiunta in mezzo alle difficoltà in quanto la cultura è sempre l’ultima ad essere presa in considerazione”. Daniela Madonna, direttrice della collana, ha sottolineato la difficoltà del reperimento delle fonti biografiche dei tre artisti presi in considerazione, in particolare ci si è avvalsi soprattutto della memoria di chi li ha conosciuti, come Tito Spinelli e Carlo Marchesani, e inoltre, ha affermato che “sarebbe auspicabile nei prossimi anni che i quadri di questi artisti possano essere esposti in modo permanente e dare la possibilità ai vastesi ed ai turisti di apprezzare questi capolavori”. Tito Spinelli, nel suo intervento, ha collocato i tre artisti nei loro periodi pittori di riferimento, tracciando alcune linee guide essenziali per capirne l’opera pittorica. E, in particolare, di Filandro Lattanzio ha ricordato un episodio di quando giovanissimo, accompagnato da un altro pittore vastese, Michele Fiore, andò a piedi sino a Monteodorisio, per far visionare i propri quadri a Francesco Paolo Michetti, ospite dei Suriani. Quando vide le opere dei due pittori, Michetti li incoraggiò ad andare avanti. “Per me è stata una sfida scrivere questo libro - ha detto l'autrice Gabriella Izzi Benedetti - perché dei tre pittori conoscevo solo il nome”. Ed ha tracciato un affresco puntuale del percorso, dalla formazione alla maturità artistica, dalle sperimentazioni più o meno ardite all’eredità tramandata al panorama estetico contemporaneo, definendo Paolantonio “un pittore raffinato ed elegante”, Filandro Lattanzio “soprattutto poesia”, mentre Del Prete “è un pittore che va oltre il figurativo e astratto e riesce ad esprimere tutti gli stati d’animo con molta forza, ed esprime queste cose in una maniera straordinaria”. Con la presentazione del volume si è concluso ufficialmente il ciclo delle manifestazioni e delle iniziative legate al XLII Premio Vasto. Una bella serata di cultura con la speranza che in un futuro, non troppo lontano, si possano finalmente ammirare le opere di questi straordinari artisti.
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