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SENZA STIPENDIO DA DIECI MESI E CON PROSPETTIVE PER NIENTE SERENE: L'INTRICATA VICENDA DEI LAVORATORI DEI CENTRI SAN.STEF.A.R. DI VASTO E SAN SALVO

a cura della redazione
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Se per circa seicento lavoratori del Gruppo Villa Pini sembra essersi almeno sbloccata la possibilità della cassa integrazione straordinaria la situazione, al contrario, resta intricata e complicata per i quattrocento dipendenti dei centri di riabilitazione San.Stef.A.R., pure questi ricadenti nella responsabilità del Gruppo Angelini, e tra essi le strutture con relativo personale delle sedi di Vasto e San Salvo. I dipendenti dei centri San.Stef.Ar (sono complessivamente diciotto ambulatori dislocati tra Abruzzo e Molise), senza stipendio da ormai dieci mesi hanno contestato le decisioni partorite dall'ultimo tavolo di concertazione, vertice al quale non hanno preso parte le sigle sindacali. I lavoratori, gravati dal fatto di aver assicurato le loro prestazioni senza percepire lo stipendio, si trovano davanti a un bivio: continuare a lavorare in queste condizioni (con tutte le conseguenze del caso), o astenersi dal lavoro ed in questo caso la Regione sarebbe intenzionata a dirottare il budget a disposizione verso altre strutture che assicurano lo stesso servizio. “Atteggiamento intollerabile - ha commentato Angela Scottu della Cigl - e stigmatizziamo il comportamento dell’assessore alla Sanità Venturoni”. In attesa che la situazione possa sbloccarsi, molte attenzioni sono già focalizzate al prossimo 9 febbraio, quando al Tribunale di Chieti è in programma l’udienza per il fallimento di Villa Pini.
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