Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

FEBBO NON CI STA E 'PUNZECCHIA' TAGLIENTE: SULLA CAVA AL LARGO DI PUNTA PENNA MANCA ANCORA LA CHIAREZZA

a cura della redazione
Condividi su:
Mauro Febbo contro 'tutti', verrebbe da dire. A Vasto cittadini e ambientalisti manifestano contro la possibile realizzazione di una cava sottomarina al largo della spiaggia di Punta Penna, in Consiglio comunale sinistra e destra, seppur con qualche dubbio iniziale della seconda, votano a braccetto per esprimere la contrarietà al progetto. L'assessore regionale alla Pesca e all'Agricoltura tira dritto per la sua strada e, aprendo anche un confronto a 'distanza' con un collega di coalizione di centrodestra, il consigliere regionale di Rialzati Abruzzo Giuseppe Tagliente, ribadisce che per lui il progetto cava continua a 'camminare' anche se, dalle prime esternazioni senza se e senza ma, qualcosa, strada facendo, l'ha cambiata pure lui. Ecco le ultime dichiarazioni di Mauro Febbo, che riportiamo qui tratte dal sito www.cityrumors.it, dichiarazioni che di certo rianimeranno un dibattito per la verità mai sopito in città. "La ricostruzione della vicenda dei prelievi di sabbia per il ripascimento della costa abruzzese evidenziata dal capogruppo di Rialzati Abruzzo, Giuseppe Tagliente - scrive Febbo - forse manca del passaggio sia della lettura del verbale dell'ultima Conferenza di Servizi che di quella dei comunicati stampa dedicati all'argomento. Infatti, si era già stabilito a monte che i lavori partissero da Ortona e si concludessero a Vasto per il litorale di Casalbordino, proprio in considerazione della specifica richiesta del sindaco di quel comune, Remo Bello". La puntualizzazione, infatti, nasce dal fatto che era trapelata la notizia che la cava sottomarina, necessaria per il riporto della sabbia, sarebbe stata attivata a Ortona e non più a Vasto. “Non ci sarà nessun cambiamento di programma rispetto a quanto stabilito - incalza Febbo - infatti, l'ordinanza dirigenziale del Servizio Risorse del Territorio che viene citata da Tagliente stabilisce, secondo il cronoprogramma sancito in sede di Conferenza di Servizi, che Ortona sarà la prima tappa di un calendario di lavori che partiranno mercoledì prossimo (10 febbraio, ndr.) ma non esclude affatto l'ipotesi che i prelievi di sabbia si facciano successivamente anche a Vasto. Tuttavia, dal momento che l'amministrazione comunale di Ortona, per esigenze legate alla funzionalità del porto, ha già chiesto di aumentare considerevolmente la quantità di sabbia da prelevare, questa circostanza potrebbe anche scongiurare l'effettuazione di escavazioni di fronte al litorale di Vasto. In ogni caso si tratterebbe di un intervento ad impatto limitato visto che potrebbero bastare anche 130 mila metri cubi di sabbia al posto dei 200 mila inizialmente stimati ed, inoltre, per tutelare la costa, è stata sensibilmente ridotta l'area interessata al prelievo di sabbia che è stata allontanata dal litorale, da cui dista circa 1 chilometro e 250 metri”. Insomma, la cava si potrebbe fare come non si potrebbe fare, considerando le parole dell'assessore Febbo. Della serie la chiarezza, da queste parti, non è proprio di casa.
Condividi su:

Seguici su Facebook