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'I Rossetti. Storia di una famiglia': oltre 4.500 visitatori nel periodo estivo

Organizzatori soddisfatti per attenzione e riconoscimenti

a cura della redazione
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Buoni riscontri per la mostra “I Rossetti. Storia di una famiglia”, organizzata quest’estate dal Centro Europeo di Studi Rossettiani e dalla Biblioteca Comunale “Raffaele Mattioli” (con il patrocinio del Comune di Vasto e della Soprintendenza ai Beni Culturali). Al centro dell'esposizione, allestita presso Casa Rossetti sulla panoramica Loggia Amblingh, i celebri artisti, scrittori e letterati ottocenteschi di origine vastese. Positivo il bilancio stilato dai promotori dell'appuntamento culturale: oltre 4.500 i visitatori, giunti nei due mesi di durata da ogni parte del mondo (Inghilterra, Francia, Belgio, Germania, U.S.A., Australia) e tanti complimenti per la mostra. Un tributo di attenzioni e riconoscimenti che, sottolinea il professor Gianni Oliva, direttore del Centro Europeo di Studi Rossettiani, "lasciano ben sperare per una rivalutazione complessiva delle risorse locali e del patrimonio territoriale e culturale". Complice forse la suggestiva cornice della Loggia Amblingh o ancor più la raffinata esposizione nei locali di Casa Rossetti (la “casa paterna”, quella di Gabriele, capostipite esule), l’ultimo omaggio di Vasto ai suoi poeti ha visto infatti spalancarsi le porte di casa in una veste del tutto nuova: materiali visivi e documentari si sono alternati ai pannelli esplicativi ed alle teche, ed hanno aperto una vetrina sulle lettere, i disegni, i documenti autografi e i manoscritti originali (del poeta Gabriele come dei quattro figli Maria Francesca, Dante Gabriel, William Michael e Christina, inglesi di nascita ma nel cuore vastesi, sempre legati alla patria d’origine da un rapporto complesso e dinamico) fino a ricomporne e a ricrearne la storia, mettendo insieme percorsi di arte come di vita. Particolarmente apprezzato dal pubblico è risultato non solo l’alto valore documentario delle opere esposte (come una lettera di Dante Gabriel Rossetti inviata a Londra al cugino Teodorico Pietrocola Rossetti, o l'edizione de “La Beatrice di Dante” di Gabriele Rossetti con le annotazioni autografe a margine), ma soprattutto la possibilità di valorizzazione personale e crescita culturale, non in ultimo il fumetto umoristico dell’artista Chiara Moriconi, che ha saputo far rivivere il passato nel presente traducendolo in sorriso e simpatia. Notevole la soddisfazione dei due curatori, Mirko Menna e Irma Perrotti. "Se l’intento della mostra era quello di avvicinare i Rossetti ai cittadini, sempre con un occhio aperto sul mondo, visto il boom di presenze e di visitatori (in un periodo generalmente considerato 'di svago' e di riposo dalla routine abituale) le premesse e le aspettative iniziali si possono ritenere ampiamente soddisfatte".
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