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'Le processioni a Vasto tra fede e tradizione', un volume che entra nell'intimità religiosa

La pubblicazione a cura di Pasquale (Lino) Spadaccini

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Nell'arco dell'anno ci sono a Vasto circa 30 processioni. Alcune hanno origini antichissime. Bene ha fatto quindi l'associazione "Amici degli Anziani" guidata da Angela Poli Molino a chiedere allo storico Pasquale (Lino) Spadaccini di risistemare i suoi numerosi appunti e dare alle stampe il prezioso volume “Le processioni a Vasto tra fede e tradizione”.

In una gremitissima Sala Mattioli, sabato sera, c’è stata la presentazione del volume.

“Il libro si divide in due parti - ha detto Spadaccini, introdotto dal presidente dell'Assostampa Vastese Giuseppe Catania - C’è una parte introduttiva che non può e non vuole essere esaustiva sull’argomento ed una seconda parte nella quale si ripercorrono le varie processioni in ordine cronologico, partendo da quella della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio, per terminare con quella in onore di S. Barbara il 4 dicembre”.

L’autore poi si è soffermato sulle notizie storiche riportate sui documenti dei nostri archivi ed in particolare sugli attriti fra le Confraternite di San Pietro e di S. Maria Maggiore. Attriti che portarono ad una decisione drastica: “Il 13 gennaio del 1808 con decreto Reale – ha spiegato Spadaccini - vennero soppresse le parrocchie di S. Pietro e S. Maria per porre fine alle continue liti di preminenza delle due storiche chiese vastesi”, “ Giuseppe Napoleone decise la soppressione dei due capitoli, in favore di quella unica di San Giuseppe, che rimase così parrocchia unica di Vasto fino al 31 marzo 1915, quando vennero ripristinate le due parrocchie soppresse. In realtà un tempo c’era molto campanilismo tra le varie chiese – ha continuato - si litigava spesso e quello appena citato non è l’unico caso”. E quindi si è soffermato un altro episodio di polemiche e litigi tra le confraternite delle chiese di S. Maria Maggiore e del Carmine, per la processione di San Michele, la cui statua prima veniva portata al Carmine. “Ci sono altri episodi che possiamo citare -  ha chiarito Spadaccini - però ho preferito non inserire altro nel libro per non esagerare e dare troppo l’idea di litigiosità tra le varie chiese. Oggi le cose sono decisamente cambiate. C’è molta amicizia e collaborazione tra i parroci e lo stesso vale per le Confraternite. Per fare solo un esempio, basta vedere la processione di San Michele: dal 2000, la statua del patrono era portata solo dai confratelli del Gonfalone e della Sacra Spina, negli ultimi anni invece viene portato a spalla da quattro confratelli diversi che si alternano, questo perché San Michele è patrono di tutti”.

Spadaccini ha poi elencato anche una serie di processioni “straordinarie” dalla metà del ‘900 ad oggi (ad esempio alcune recenti come  l’arrivo delle reliquie di Sant’Antonio di Padova (2006) o del sangue del Beato Papa Giovanni Paolo II (2012), la reliquia di papa Giovanni XXIII, di soli pochi giorni fa); oppure le altre  processioni “invocate in particolare dagli agricoltori contro calamità naturali, per la pioggia benefica per i raccolti, oppure per chiedere protezione o scongiurare pericoli, come ad esempio quella del 25 febbraio 1956, quando per scongiurare il pericolo della frana, vennero portate in processione le statue dell’Arcangelo Michele, le reliquie del Legno della Croce, della Sacra Spina e del braccio di Santa Liberata”.

Alcune processioni si sono perse nel tempo – ha continuato l’autore - una su tutte, quella di S. Luigi Gonzaga. Nel giorno della festa si svolgevano due processioni, una usciva da S. Pietro, mentre l’altra da S. Maria Maggiore con la statua del santo preceduta da una lunghissima doppia fila di fanciulli, tutti in ordine dai più piccoli ai più grandi, con un grosso medaglione di cartone sul petto, con impressa l’immagine del santo, e una candela accesa in mano. Davanti la statua c’erano gli “angioletti”, cioè i bambini vestiti di veli e muniti di ali di cartoncino”.

Una parte molto importante, anzi fondamentale, del libro sono le immagini. “All’interno ci sono ben 160 fotografie e, dovete credermi, davanti ad una quantità notevole di fotografie, è stato davvero difficile doverne eliminare tante".

Il saluto della città è stato portato dal sindaco Luciano Lapenna e dall’assessore Anna Suriani

Angela Poli Molino, presidente Associazione “Amici degli Anziani” nel ringraziare tutti ha detto: “Dobbiamo al lodevole impegno di Spadaccini l'aver raccolto con encomiabile diligenza, nelle documentate pagine della sua pubblicazione, il fervore della gente di Vasto, sempre professato verso le tradizionali processioni religiose. Questo volume vuole essere, infatti, il veicolo migliore per promuovere e salvaguardare quanto di più bello vi possa essere nel manifestare il trasporto di fede popolare, non solo nella preghiera, bensì nella partecipazione alle processioni che costituiscono il veicolo efficace per perpetuare lo slancio devozionale della gente”.

La pubblicazione “Le processioni a Vasto tra fede e tradizione” è in vendita presso l’edicola Di Lanciano in corso De Parma a Vasto e presso le altre edicole e librerie della città. Un volume che non può mancare nelle case dei vastesi: entra nell'intimità religiosa di ognuno di noi.

FOTOSERVIZIO a cura di MASSIMO MOLINO

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