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Parco della Costa Teatina 'sotto la lente', dubbi degli imprenditori

La perimetrazione del commissario De Dominicis al centro dell'attenzione

redazione
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Temi turistici ed ambientali al centro dell'incontro tenutosi ieri presso la sede di Vasto di Confindustria.

Rappresentanze del mondo dell’impresa, autorità portuali e regionali ed amministratori locali hanno preso parte all'appuntamento, incentrato - in modo particolare - sulle tematiche del Parco nazionale della Costa Teatina, del Piano del Demanio Marittimo regionale e del ruolo delle Capitanerie di Porto.

Numerosa e partecipata l’assemblea che non ha lesinato domande ed interrogazioni soprattutto sul sentito tema dell’istituzione del Parco.

A farsi promotori dell'incontro Assobalneari Abruzzo, AssoVasto e la sezione di Chieti-Pescara di Confindustria. Ad introdurre i lavori è stato Luciano De Nardellis (vice presidente sezione Turismo di Confindustria Chieti-Pescara). Sono seguiti gli interventi di: Capitano di vascello Enrico Moretti (comandante della Direzione Marittima di Pescara), Giancarlo Zappacosta (direttore del Dipartimento Trasporti, Mobilità, Turismo e Cultura della Regione Abruzzo), Incoronata Ronzitti (delegata Assobalneari per il territorio della provincia di Chieti), Ottavio Di Stanislao (presidente Assobalneari Abruzzo) e Luigi Di Giosaffatte (direttore generale di Confindustria Chieti-Pescara).  

Molto dibattuta la questione della perimetrazione, ad opera del commissario Pino De Dominicis, che ha visto esternare scetticismo e diffidenza da parte del mondo imprenditoriale che non comprende come la sottoposizione di aree fortemente antropizzate ed industrializzate a vincoli normativi stringenti possa rappresentare un volano per lo sviluppo economico e sociale dei territori. Come sia stata utilizzata una cartografia non attuale e non riproducente le realtà imprenditoriali, abitative, strutturali ed infrastrutturali realizzate negli ultimi anni. Come non si sia coinvolto attivamente e sensibilizzato le comunità dei territori interessati. Come si siano fortemente modificate le esigenze che nel lontano 2001 hanno dato ragione dell’emanazione della legge istitutiva del Parco.

Sono intervenuti anche l’assessore del Comune di Vasto Marco Marra, a difesa della bontà e dell’opportunità offerta dalla realizzazione del Parco ed il sindaco di Torino di Sangro Silvana Priori che ha espresso perplessità sul Parco e sul fatto che possa davvero costituire un’opportunità piuttosto che una ingessatura totale del territorio. Dello stesso avviso anche il direttore generale di Confindustria Chieti-Pescara Luigi Di Giosaffatte che dopo avere ampiamente analizzato il quadro economico–imprenditoriale sia sotto il profilo degli investimenti, del diritto all’esercizio d’impresa, dei livelli occupazionali e delle prospettive di lavoro, non vede come una sottoposizione totale a vincoli ed obblighi scaturenti già nella sola fase della istituzione del Parco della Costa Teatina con l’applicazione delle norme di salvaguardia possa essere considerato come volano e stimolo allo sviluppo economico piuttosto che come contrazione delle imprese esistenti ed inibizione alla nascita di nuove imprese.

Nel dibattito spazio al consigliere regionale Mario Olivieri, che ha ribadito la necessità, data la particolare congiuntura economica ed occupazionale dei nostri territori, di dare una risposta decisa alla decantata vocazione turistica della nostra costa facendo scelte coraggiose anche nel creare nuove opportunità di lavoro puntando, ad esempio, sulla realizzazione di capannoni per la lavorazione nel settore del terziario.

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