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SIENA DA LEGGENDA

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Vincere due campionati consecutivi costituisce già una grande impresa. Vincerne sei consecutivi ti consegna direttamente alla leggenda e all'immortalità sportiva. Con il successo di ieri sera su Milano, la Montepaschi Siena ha conquistato il suo sesto titolo consecutivo di Campione d'Italia, coronando un'altra stagione trionfale e riscrivendo i record del nostro campionato ed entrando di diritto nella storia del basket.


Un successo diverso dai precedenti, non scontato a inizio anno, arrivato dopo partite sempre molto sofferte e dopo una lunga lotta con la rivale degli ultimi anni, quell'Olimpia Milano che sta cercando di riprendersi un titolo che le manca ormai da 16 anni. La squadra senese ha conquistato il primo posto in regular season, come nei cinque campionati precedenti, ma con maggiore difficoltà, sia per il numero alto di infortuni che ha colpito la squadra sia per la forza delle avversarie, determinate a interrompere l'egemonia dei toscani. Nonostante le difficoltà, gli uomini di Pianigiani si sono aggrappati ai giocatori più talentuosi come McCalebb o ai più esperti come Stonerook, hanno puntato sui rientranti Andersen e Thornton (quest'ultimo al posto del fallimento Summers), e sono rimasti sempre fedeli al loro sistema di gioco. Hanno superato i periodi più duri, come l'eliminazione nei Quarti di Eurolega, l'unico titolo che continua a mancare alla squadra senese, e si sono presentati ai playoff ancora una volta come testa di serie numero 1, da favoriti per il titolo.

 

Contro Varese prima e Sassari poi, Siena ha dato prova di essere tornata quella delle stagioni precedenti, che macinava senza problema tutti gli avversari, e nella sfida in finale con Milano ha dato un'ulteriore prova di forza, vincendo la serie in cinque partite e dando l'impressione che il titolo non le sarebbe mai sfuggito. E' stata l'ennesima dimostrazione del talento e dell'abilità di questo gruppo, che nonostante il passare degli anni continua ad avere sempre fame di nuove vittorie e di trofei. Con quello di ieri, i senesi sono arrivati all'incredibile cifra di 59 successi e sole 6 sconfitte nei playoff, con 36 vittorie consecutive in casa (17 su 17 in occasione delle Finali). Sono numeri che danno un'idea della forza di questa squadra, che oltre agli Scudetti si è anche aggiudicata 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane, dominando in modo imbarazzante il panorama cestistico italiano.

 

Un ciclo davvero incredibile insomma, quello di Siena, che però adesso si trova davanti a un'importante serie di scelte per stabilire quale sarà il futuro di questa squadra. Quella di ieri è stata probabilmente l'ultima partita in maglia biancoverde per Shaun Stonerook, l'unico insieme a Marco Carraretto a vincere tutti e sei questi campionati consecutivi. Il capitano, dopo l'ennesima gara fantastica per intensità difensiva e intelligenza offensiva, non ha nascosto il proposito di lasciare il basket, a quasi 35 anni, e la sua sarebbe una perdita non da poco all'interno degli schemi e dell'identità di gioco dei toscani. Inoltre, il probabile ridimensionamento del budget potrebbe significare l'addio ad altre pedine importanti della squadra, su tutti il playmaker Bo McCalebb, il miglior giocatore del campionato e di queste finali. Anche il futuro del tecnico Simone Pianigiani, l'artefice insieme al presidente e general manager Ferdinando Minucci dei successi della squadra, è avvolto dal mistero. A ciò si aggiungono l'età non più verde di molti protagonisti di questi anni vittoriosi, da Kaukenas a Lavrinovic, da Ress a Carraretto, da Thornton ad Andersen e Zizis.


Comunque vadano le cose, per progettare il futuro ci sarà comunque tempo, perché l'estate è appena all'inizio e la società ha già dimostrato in più occasioni di saper sostituire degnamente i suoi pezzi pregiati con giocatori altrettanto validi. Per adesso, squadra e città si godono l'ennesimo trionfo e celebrano meritatamente quello che è ormai diventato un gruppo leggendario, destinato a rimanere per sempre nella storia del basket italiano.

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