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ET VOILA': IL TOUR DE FRANCE

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Stage one o prima tappa, che dir si voglia. Il Tour de France, la grande corsa a tappe francese si apre con le scatenate e forse irriverenti battute di Alberto Contador che promette, sotto i fischi di piu di 7.000 appassionati giunti alla presentazione delle squadre, scintille e saette e di riportare la maglia gialla di campione della classifica generale. Quando Contador si muove si sa benissimo che fa parlare di sé. Promette di portare a casa anche il Tour dopo essere arrivato trionfalmente a Milano con la maglia rosa addosso al Giro d'Italia e sono subito scintille con gli altri partecipanti. Giro e Tour, l'accoppiata d'oro che solo i grandi eletti hanno riportato, l'ultimo in ordine di tempo è stato Marco Pantani nel 1998. Allora il campione di Cesenatico riuscì a portare fino in fondo sia la maglia gialla che quella rosa, un onore riservato prima di lui a grossi campioni come Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Roche e Indurain. Da subito questa impresa è stata definita titanica, in considerazione soprattutto del fatto che il Giro di quest'anno è stato uno dei più duri degli ultimi anni e che il Tour, se si guardano le planimetrie, non è da meno, con 5 arrivi per velocisti puri e poi solo ed esclusivamente montagna, ma si sa che il pubblico è l'anima di queste manifestazioni e va accontentato. La strada dello spagnolo però, ci sentiamo in diritto di dire, è tutt'altro che in pianura: Andy Schleck è il primo vero avversario, quello che ha giurato di andare alla Grand Boucle con il chiaro intento di far capire al mondo che non esiste solo Contador. Poi c'è Ivan Basso che se non fosse rimasto vittima dell'incidente dell'Etna sarebbe stato una presenza tosta con cui scontrarsi, anche lui, però, dopo i riscontri sul passo San Pellegrino ha mostrato forti possibilità di crescita. Contador, poi, deve fare i conti con una squadra che lo segue che ha lavorato per lui in Italia e che per assistere il proprio capitano in Francia non potrà essere da meno, a questi uomini è chiesta sicuramente un'impresa eroica. C'è poi Cadel Evans che quest'anno dopo la Tirreno-Adriatico, il Romandia e adesso il secondo posto al Delfinato, non fa certo mistero di buona attitudine alla continuità e quindi potrebbe rivelarsi il nemico alle porte. Ci sono poi ottimi outsider come Robert Gesink (ha chiuso il Delfinato in crescendo e anche lui può ambire alla top 5), Jurgen Van den Broeck (molto brillante al Delfinato, il belga vuole almeno confermare il quinto posto dello scorso anno), Samuel Sanchez (ma quest’anno si è visto davvero poco) e Levi Leipheimer (vincitore del Giro di Svizzera ma è difficile prevedere per lui qualcosa in più di un piazzamento tra i primi dieci). C’è curiosità poi per vedere all’opera il 32enne francese del Team Europcar Cristophe Kern che sulle salite del Delfinato ha messo in mostra doti insospettabili vincendo anche una tappa. Non ultimo, ma lo citiamo solo alla fine, Philippe Gilbert. Il corridore che ha calato il suo tris d'assi, ovvero Liegi-Freccia Vallone-Amstel, e poi le strade bianche in Italia la storia delle corse di un giorno, potrebbe puntare alla gialla come tutti vorrebbero per accendere ulteriormente lo spettacolo. Anche lui, però, è tenuto sotto controllo, lo potrebbero braccare il neocampione di Francia Sylvan Chavanel, Kolobnev, lo stesso Cancellara, Casar, Moncoutie Pineau. Tutti corridori che poi vedremo spesso all’attacco anche nelle tante tappe di media montagna presenti nel percorso di questo Tour de France 2011. Il Tour non è stato particolarmente generoso con le ruote veloci quest’anno: i velocisti, come capitato al Giro, hanno poche tappe che potranno mettere in luce le loro capacità, il che significa che finite queste, piano piano inizieranno i soliti ritiri programmati. Solo quattro tappe si chiuderanno certamente allo sprint (Redon, Chateauroux, Montpellier e ovviamente Parigi), ma il Tour 2011 presenta ugualmente il meglio del ciclismo mondiale anche a livello di velocisti. Ci sono ovviamente Mark Cavendish e Alessandro Petacchi che rinnoveranno il duello visto sulle strade del Giro, proverà ad inserirsi Andrè Greipel che quest’anno ha abbandonato l’Htc passando all’Omega Pharma Lotto per uscire dall’ombra in cui lo costringeva lo stesso Cavendish ma non ha ancora vinto quanto ci si attendeva, a caccia di risultati anche Tom Boonen che in questo 2011 ha vinto solo una tappa in Qatar e la Gand-Wevelgem, e grandi motivazioni le ha anche Tyler Farrar che vuole ricominciare a vincere dopo aver lasciato il Giro all’indomani della tragica morte del suo miglior amico Wouter Weylandt. Tutti questi ingredienti uniti danno vita ad un cocktail che si spera sia gradito dai telespettatori di mezzo mondo e da quanti saranno ai bordi delle strade ad incitare i propri corridori preferiti.
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