E’ proprio il momento di stappare lo champagne e chi più di Alberto Contador può farlo. E’ finito, è tutto vero, il 94° Giro d’Italia quello dei 150 anni delL'Unità d’Italia, è arrivato a Milano.
Crono individuale nelle mani di David Millar che infuoca le strade milanesi e Alberto Contador che dipinge di rosa la città. L’Italia festeggia il secondo posto in classifica generale di Michle Scarponi e a seguire al terzo posto di Vincenzo Nibali. Il 21’01” fatto registrare da Alberto Contador chiude le ostilità e lo proclama vincitore, a 6’10” arriva secondo Scarponi e sale sul gradino più basso del podio Vincenzo Nibali a 6’56”. La corsa più dura degli ultimi anni e l’uomo più forte al mondo, queste le due immagini che rimarranno nella mente di molti ammiratori del Giro.
Contador con i suoi 3 Tour, 2 Giri, 1 Vuelta all’età di 28 anni è già tra i grandissimi, nonostante l’ombra del caso clenbuterolo, che verrà discusso davanti al Tas ad agosto e che comunque non ha ancora portato ad alcun verdetto di colpevolezza. A caldo ha dichiarato: “E' stata dura, la fatica più dura della mia carriera, però me la sono proprio goduta, un giorno dopo l’altro". Ha poi ribadito a chi ha notato la sua condizione fisica e il suo rendimento: “E’ uno dei migliori momenti della mia carriera, quest’anno ho fatto tutto quello che dovevo per preparare il Giro e si è visto, ho avuto un approccio molto migliore rispetto al 2008. E sono anche più emozionato, questa è una piazza da sogno, con tante bandiere spagnole e l’affetto dei tifosi italiani, è qualcosa di irripetibile che non tutti possono vivere. Ora non vedo l’ora di essere a casa, a riposare, perché sono molto, molto stanco".
Millar che ha vinto ha avuto parole di elogio per lo spagnolo: "Il più grande, mentalmente e fisicamente, ed anche un’ottima persona". Soddisfazione per Michele Scarponi: “Sono orgoglioso del mio Giro d’Italia - sottolinea il marchigiano, che chiude a 6’10" da Contador con 46" di vantaggio su Nibali -. Lo dedico a me stesso e alla Lampre-ISD, è un grande risultato dopo il quarto posto del 2010 che arriva dopo un Giro molto duro, pieno di tensioni e di fatiche". Nibali, terzo a 6’56" dallo spagnolo: "Quello con Scarponi è stato un duello appassionante, ce le siamo date di santa ragione per tre settimane. Io ho provato a vincere consapevole di rischiare qualcosa, per questo non sono deluso. Ho eguagliato il terzo posto del 2010 in cui ho vinto la Vuelta, quindi è un segnale di continuità".
Questa tappa, per il 90% dei corridori, è un po’ come se fosse il saggio di fine anno scolastico: Ruggero Marzoli che saluta il pubblico mentre taglia il traguardo, Cherel che fa una sorta di Trofeo Baracchi dietro ad Eros Capecchi, Danilo Di Luca che va a passeggio lungo il percorso della crono e si piazza ultimo di giornata, a più di 5 minuti e mezzo (in 26 km!) da Millar. E poi ci sono quelli della Saxo Bank scendono in corsa con guantini e copriscarpe rosa: una bella idea di Contador e dei suoi compagni, perchè, anche se sulla carta non erano loro la squadra più forte, sono risultati comunque importantissimi per la vittoria finale del Pistolero di Pinto. Michele Scarponi (Lampre) e Vincenzo Nibali (Liquigas) sono gli uomini ancora in lotta per un secondo posto di peso. Al primo intermedio tra i due ci sono solo 10 secondi di differenza (10’34” vs 10’44”), distanza che viene mantenuta anche al secondo intermedio (21’37” vs 21’48”). Alla fine Scarponi arriverà sul traguardo con i soliti 10 secondi di ritardo dal rivale Nibali (31’31” vs. 31’41”), facendolo così salire, per la prima volta in carriera, sul secondo gradino del podio del Giro d’Italia. La maglia bianca di miglior giovane è ufficialmente di Roman Kreuziger (Astana), mentre quella rossa della classifica a punti e quella verde della classifica dei gpm, già decise nella tappa di ieri, verranno portate a casa, rispettivamente, da Alberto Contador (Saxo Bank) e da Stefano Garzelli (Acqua & Sapone).