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ULISSI, PRIMO ACUTO ITALIANO AL GIRO

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La prima vittoria italiana a questo 94° Giro d’Italia si apre con il presunto contatto tra Ulissi e Visconti registrato nella volata di Tirano. Ulissi vince e convince di essere sulla strada giusta per iniziare a dire la sua nel mondo del ciclismo italiano. Non è dello stesso avviso Visconti. Ha rimarcato che un’azione così oltre che pericolosa è anche sportivamente non corretta a maggior ragione se la cosa è avvenuta dopo che lui stesso ha più volte chiesto strada perché più veloce. Il tempo e tanti fotofinish ci sapranno dire chi e come avrà avuto ragione sull’altro, per adesso la tappa di 230Km è andata ad Ulissi. Contador amministra ed inizia a pensare alla crono conclusiva di Milano. La tappa da Feltre a Tirano viene decisa a tavolino dopo che il tricolore Visconti pur avendo tagliato il traguardo per primo è stato declassato al terso posto per avvenute scorrettezze in fase di approccio al traguardo, in cui veniva riconosciuta vittima diretta Diego Ulissi della Lampre-Isd. La scorrettezza più evidente che ha spinto la giuria ad esercitare il proprio compito come garante di giustizia pare sia stata rappresentata da alcuni spintoni tra il campione italiano ed Ulissi alla prima vittoria al Giro d’Italia. L’azione di arrivo vede Ulissi partire ai 200 metri circa dal traguardo, Visconti con forza lo rimonta ma rimane chiuso alle transenne, a quel punto toglie un braccio dal manubrio e preferisce spostare Ulissi. I due si toccano. Taglia per primo il traguardo Visconti. La giuria avvia subito un controllo e decide di sanzionare il portacolori della Farnese-Neri relegandolo al terzo posto e consegnando la vittoria, seppur a tavolino, al giovane Ulissi che ringrazia e sale sul podio. Dei 164 partecipanti rimasti non prende il via Francesco Masciarelli per i postumi di un contatto con un'ammiraglia. La prima ora di gara è mostruosa, media di corsa: 47,900 km/h. A tenere chiusa la corsa in testa al gruppo sono le formazioni di Astana e Euskaltel-Euskadi. Al Gran premio della montagna del Passo del Tonale, 1.883 metri sul livello del mare, passano nell’ordine: Gastauer, Dupont, Bakelandts e gli altri della fuga, da cui hanno perso contatto Giordani e Engels. 14 uomini guidano la corsa. Il gruppo transita con un ritardo di 6’10”. Il traguardo volante in quel di Eolo invece è una pratica facile per Bakelandts davanti a Sivstov e Lastras e gli altri battistrada. Il gruppo in forte rimonta, tirato dalla Geox–Tmc, passa a 3’55”. Sul secondo Gpm, quello dell’Aprica, si impone Lastras, su Visconti e Sivtsov. In salita si stacca Le Mevel, in discesa perdono terreno Vorganov, Kiserlovski e Frank. Nel gruppo Nibali prova a forzare a inizio discesa, più che altro per evitare rischi, ma rinuncia ben presto. Lastras parte in discesa, ma la corsa si decide nell’ultimo tratto in pianura: con lo spagnolo ancora all’attacco, Visconti, Ulissi e Bakelandts pronti a rispondere. Ai -20km dall’arrivo inizia la manovra di Visconti, bravo ad avere il senso dela corsa e ad iniziare una manovra che può portarlo alla vittoria, il suo vantaggio è di 3'49. La classifica vede ancora in Maglia Rosa e sempre più vicino alla vittoria Contador, l’italiano Scarponi a 4’58”, Nibali a 5’45”. Solo Sivtsov, tra gli uomini di classifica, fa un bel salto in avanti, guadagnando 2’49” (più 4” di abbuono) su tutti gli avversari diretti: passa così da dodicesimo al quinto posto in classifica, scavalcando un altro dei big di questa edizione: Rujano.
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