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ALBERTO CONTADOR 'SCALDA I MUSCOLI' SUI MONTI DEL GIRO

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Alberto Contador, il sorvegliato speciale di questa 94^ edizione del Giro d’Italia, scalda i muscoli e in questi giorni ha fatto la conoscenza del mitico Zoncolan e del terribile Gardeggia. Alberto sarà al via del Giro del “riscatto”: ha accettato di ripartire con un appuntamento di primissimo ordine per allontanare i demoni di chi non ha creduto alla sua totale estraneità dai fatti che lo vedono implicato nella vicenda clebusterolo, vicenda che dovrebbe trovare l’epilogo finale per il 2 luglio, prima della partenza del Tour de France. Lo spagnolo è giunto in Italia per prendere visione delle 4 giornate simbolo di questa edizione 2011: la Lienz-Monte Zoncolan e la Conegliano-Gardeccia. Sono tappe per scalatori purosangue pronti al sacrificio. In questa ricognizione lo accompagnano Dani Navarro e Jesus Hernandez, suoi compagni alla Saxo Bank. Alleati fedeli che rivedremo tra qualche giorno al lavoro per lui. Contador ha preso visione della cronoscalata del Nevegal, poi il Crostis e lo Zoncolan. Il 21 maggio, in occasione della 14esima tappa, l’incontro con lo Zoncolan sarà inevitabile e non basteranno qualche informazione e semplici racconti di chi lo ha vissuto a spianare la strada verso la vittoria, perciò Alberto saggia il terreno. I corridori ci arriveranno dopo avere già scalato il Monte Croce Comelico e il passo della Mauria, al traguardo mancheranno 75 km. Poi ecco il Crostis, GpM di 1a categoria: 1.982 metri di altitudine, 14 km di lunghezza e 1.417 metri di dislivello, 10,1% la pendenza media e 18% di massima dopo 12,1 km. Duro, impestato, stretto, con gli ultimi 2,5 km praticamente su sterrato. Mostruoso. Sarà anche la competenza dei meccanici ad essere messa a dura prova e Alberto e la sua Saxo Bank hanno deciso per un pacco pignoni inedito per una bici da corsa, si vede il 32 posteriore e davanti, come moltipliche, 53-34. Numeri strani per chi non pratica, basta dire che i numeri sopraesposti sono relativi ai denti dei pignoni e delle moltipliche, che descriveranno il movimento dei pedali e lo sforzo dei corridori. A Tualis comincia la salita vera (47 km al traguardo). Gli allenamenti continuano poi sul Gardeggia. Partenza da Conegliano, poi Piancavallo (GpM di 1a categoria) e Forcella Cibiana (2a categoria) prima di arrivare a Cortina da dove comincia il Giau, Cima Coppi a 2.236 metri. A Rocca Pietore, ecco il Fedaia. In val di Fassa, a Pera, l’ultima salita, l’inedito Gardeccia (1.948 metri di altitudine, 6,2 km di lunghezza, 618 metri di dislivello, pendenza media del 10% e massima del 16% con l’ultimo km vicino al 14). Su Gazzetta dello Sport Contador si dice soddisfatto per queste tappe, dure ma affrontabili con sacrificio e determinazione. Ad attenderlo ci sarà anche il Grossglockner.
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