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L'ITALIA DEL CICLISMO TORNA A VINCERE CON RABOTTINI E CUNEGO

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Matteo Rabottini si impone nella seconda tappa del Giro di Turchia. Classe ’88, l’abruzzese si è imposto con una vittoria di misura su Efimkin, una piccola soddisfazione per l’Abruzzo dello sport che nel ciclismo aveva conosciuto il massimo splendore con il Giro d’Italia 1999 vinto da Danilo Di luca. Soddisfazione sicuramente anche in casa Rabottini, dove papà Luciano avrà gioito per il risultato, lui che da professionista aveva portato via una Tirreno-Adriatico nel 1986. Un testa a testa giocato sull’astuzia di entrambi e con il russo che ha cercato di tenere a ruota Matteo fino alla fine alle sue spalle, salvo dover abbandonare ogni velleità di vittoria a circa un chilometro dal traguardo, quando l’acuto di Rabottini è diventato un vero e proprio assalto e non c’è stato altro da fare che lasciare la vittoria al rappresentante della Farnese Vini. Questo è quanto accaduto nella quinta tappa del Giro di Turchia, su un percorso di gara di 218,6 chilometri dalla località di Denizli a quella di Fethiye. Per completezza di cronaca al terzo posto si è piazzato Enrico Magazzini (Lampre-Isd). L'americano della Garmin-Cervelo Thomas Peterson è il nuovo leader della classifica generale con 27" di vantaggio sull'australiano Cameron Wurf (Liquigas - Cannondale) e 29" su Efimkin. Anche Damiano Cunego assapora il gusto della vittoria e torna a far sventolare il nostro amato tricolore. Lo fa alla maniera sua sorprendendo tutti, in una tappa che ha visto la presenza di grossi campioni del calibro di Alexandre Vinokourov e Cadel Evans indiscusso detentore dell’edizione 20011 della Tirreno–Adriatico. Grande soddisfazione per Damiano che ha ritrovato la tranquillità per poter esprimere la sua esperienza al meglio. Vino e Cadel rimediano un paio di secondi di distacco, tali da metterli fuorigioco entrambi. Il veronese della Lampre-Isd ha conquistato la seconda tappa, disputata su un circuito di km 171,8, Al comando della classifica generale si conferma il russo della Katusha Pavel Brutt, ma il suo vantaggio su Cunego, primo inseguitore, è sceso a 38". Terzo Evans, a 42".
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