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SPORT OLTRE BARRIERE E DIVISIONI: L'ESEMPIO DI GILBERT

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Spesso si dice che lo sport serve a riunire i popoli, purtroppo oggi questa visione appare abbastanza utopica, attorno ad eventi, personaggi e risultati sportivi che danno lustro ad una nazione. La spettacolare vittoria, non stentiamo ad ammetterlo, di Philippe Gilbert alla Liegi 2011 ha messo in risalto un’intera nazione. Tutto il Belgio sarà sobbalzato dal divano per incitare il proprio rappresentante. Riaccendendo di fatto le luci sulla non facile situazione che sta attraversando. Oggi il Belgio è diviso e l’unità nazionale da più di un anno ormai vacilla. Il Paese vive un dissidio interno scoppiato fra Fiamminghi e Valloni che sta portando ad una totale deriva sociale e politica. Gilbert, domenica durante la Liegi-Bastogne-Liegi, è riuscito a far gridare tutti i suoi connazionali, sicuramente almeno per un giorno, a ristabilire armonia tra gli intenti. Tutti uniti sotto una bandiera a fare il tifo per il proprio connazionale. Domenica sera erano in tremila assiepati sulla salita della Redoute, dove la famiglia Gilbert ha casa, ad aspettare che l’Imperatore si affacciasse a salutare i suoi sudditi tributandogli l’onore di rappresentarli come gia da tempo era accaduto a Tom Boonen. Per Philippe Gilbert l’essere belga è un vanto e chi passa davanti casa sua può ammirare una grossa bandiera della sua nazione. Per un giorno sono stati accantonati rivalse, scontri e manifestazioni. L’ultima, in ordine di tempo, è stata una marcia di protesta in cui alle mogli dei politici è stata chiesta l’astinenza sessuale sino a quando la situazione non cambierà. Philippe Gilbert è riuscito a far dimenticare i dissapori, seppur per un breve periodo, e a dare al ciclismo una veste patriottica. Lo sport per una nazione è il finale più giusto per questa storia. Per una volta, oltre alla sempre sana competizione, ci sono motivi molto più intensi per festeggiare una vittoria. In questi giorni Gilbert visionerà insieme a Boonen e ad una delegazione belga il percorso del Mondiale 2011: nel percorso c’è un arrivo in leggera salità che potrebbe fare la differenza in chiave titolo iridato, che Gilbert non può non iniziare a cullare tra i suoi sogni. Dopo aver rinunciato al Giro d’Italia tutti lo aspettano al Tour de France, con la voglia di vedere se la sua storia sportiva si riempirà di nuovi ed indelebili risultati.
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