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PARIGI-ROUBAIX

Vince il belga Vansummeren, secondo Cancellara

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Il pavè dei 269 km della Parigi-Roubaix non si dimentica affatto, la polvere e il fondo sconnesso mettono a dura prova il fisico ed i nervi dei tanti ciclisti in gara e ti accorgi ben presto che non si tratta della solita gara, è qualcosa di diverso è una sfida prima con se stessi e poi con gli altri. A farti compagnia c'è sempre una polvere sottilissima che apparentemente non lascia traccia se non per la maledetta capacità di finirti negli occhi, sui capelli e persino in bocca e così mentre cerchi di bere per trovare ristoro mentre pedali ti viene in bocca e la possibilità di trovare ristoro si fa sempre più lontana, bisogna correre perché il velodromo di Roubaix è lontano e il traguardo pure. Un passo falso o una distrazione non sono contemplati salvo spiacevoli cadute e capovolgimenti di classifica improvvisa. A lato della corsia assiepato c'è il pubblico che grida il nome dei propri beniamini quando li vedono passare, ma non si ha il tempo di salutarli e a volte la pressione diventa asfissiante. Tutto questo oggi ( ieri per chi legge ndr.) è andato in scena nella più terribile delle classiche di primavera. Fortunatamente il meteo è stato clemente e i partecipanti hanno potuto darsi battaglia sotto il sole primaverile. La vittoria è andata nelle mani di Vansummeren (GARMIN-CERVELO), vittoria che sa molto di outsider rispetto ai più noti Fabian Cancellara (TREK-LEOPARD) e Lorenzo Ballan (BMC) indicati come possibili vincitori insieme al campione del mondo in carica Thor Hushovd. Ore 16.29 Johan Vansummeren entra nel velodromo: ha una ventina di secondi di vantaggio la corsa terminerà con la sua passerella trionfale lo segue a 19" Fabian Cancellara (TREK-LEOPARD) secondo ma vittima di un giallo con una moto del servizio corse su cui verrà fatta luce si spera e terzo posto per Maarten Tjallingii (RABOBANK), migliore degli italiani con la sesta piazza Alessandro Ballan (BMC) che arriva con un ritardo di 36". Dopo Matthew Goss alla Sanremo e Nick Nuyens al Giro delle Fiandre, quello di Johan Van Summeren è la terza Classica a risolversi con un epilogo a sorpresa. A 30, come il connazionale Nuyens, Vansummeren ha sfruttato l'occasione di una vita, vendo fuori dal gruppetto dei battistrada (con l'italiano Quinziato) su uno dei tratti più impegnativi di pavè, il Carrefour de l'Arbre. A 14 km dalla fine, il belga che fino ad oggi vantava solo due vittorie in carriera, una tappa e la classifica finale del Giro di Polonia 2007, esplode in una progressione "alla Cancellara" mantendendo il piccolo vantaggio fino al secondo giro sul Velodromo di Roubaix. Per lui si aprono le porte della storia, anche lui è entrato di diritto nell Hall of Fame dei vincitori di una Parigi-Roubaix. Cancellara sorprende per la straordinaria forma fisica per lui le gambe sono più dei turbo reattori e il balzo da leopardo c'è tutto, forse quel problema avuto con la moto avanti ha condannato una quasi sicura vittoria; ma nel ciclismo come nella vita si sa che a volte oltre all'allenamento un pizzico di fortuna non guasta. Al pavè non resta che dare appuntamento all'anno prossimo. A noi non resta che seguire le ultime Classiche e poi il nostro "Giro D'Italia" Ordine d'arrivo: 1. Johan VANSUMMEREN (Bel, Garmin); 2. Fabian Cancellara (Svi, Leopard) a 19"; 3. Maarten Tjallingii (Ola, Rabobank); 4. Rast (Svi); 5. Bak (Dan) a 21"; 6. Ballan (Ita) a 36"; 7. Eisel (Aut) a 47"; 8. Hushovd (Nor); 9. Flecha (Spa); 10. Hayman (Aus); 11. Guesdon (Fra); 12. Boom (Ola); 13. Selvaggi (Ita); 14. Roelandts (Bel); 15. Docker (Aus); 24. Quinziato (Ita) a 3'43"; 77. Oss (Ita) a 12'58".
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