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La salute prima di tutto...

L'importanza di essere operatori sanitari

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Volevo cortesemente, se  permettete, in concomitanza delle nostre 2 giornate di prevenzione effettuate nell’ultimo week-end sulle malattie renali l’8 e il 9 giugno 2019 in piazza Barbacani, entrare e dare visibilità al mio Servizio di Dialisi a Vasto, dove sono arrivato, in punta di piedi, da pochi mesi come coordinatore infermieristico.

E’ una realtà molto diversa dalle mie precedenti esperienze lavorative, si respirano emozioni diverse e si vivono momenti piu’ intensi ed i percorsi assistenziali sono decisamente  piu’ delicati e complessi .

Ho sempre adorato il mio lavoro, ho sempre cercato di dare passione ai miei gesti ed impeto alle mie parole, ma arrivare in mezzo a questi ragazzi, che sono dei grandi professionisti, ed a questi pazienti mi ha spronato e stimolato a fare sempre meglio. Sono arrivato in emodialisi per dare nuova benzina al mio motore che, in questi ultimi tempi ha subito dei rallentamenti.

Bisogna sempre cercare di dare armonia e sostegno al cuore delle persone…. ed adesso, come non mai, questo viaggio deve ricominciare alla grande o almeno me lo auguro. E’ un viaggio difficilissimo da gestire, bisogna dare un contributo forte e continuo a tutte le storie di vita presenti; nella nostra realtà ci sono 70 pazienti che ci cercano continuamente, che ci inseguono per alleviare le loro angosce con le nostre parole e con i nostri sorrisi.

Noi infermieri, ogni giorno siamo a loro disposizione, anche tra mille difficoltà, tra mille disagi, cerchiamo di costruire insieme ai medici il loro percorso terapeutico ed assistenziale.

Queste 2 giornate di prevenzione sulle malattie renali all’inizio sono venute fuori quasi per gioco, la nostra realtà lavorativa è complessa e difficilmente riusciamo a dare voce alle nostre problematiche, nonostante ci sforziamo intensamente indirizzando missive in ogni direzione.

Insieme all’Aned con la nostra amica Valentina, al nostro Direttore f.f. la Dottoressa Lucia Perilli, a tutti i nostri medici ed a tutto il nostro personale infermieristico e di supporto volevamo fare qualcosa di diverso, non il solito banale congresso per indottrinare la folla, ma qualcosa di inconsueto, di semplice ed al tempo stesso che desse e sonorità ai nostri malati che vivono questa difficile condizione di vita. Volevamo dare gioia e risonanza a tutte le loro problematiche e cercare di smuovere l’opinione pubblica verso questo mondo complicato, che molti dirigenti politici dimenticano.

Abbiamo fatto uno screening preventivo su un organo che se non ben controllato può dare serie problematiche a chiunque. Abbiamo cercato con la collaborazione di  Elenio, con l’amministrazione comunale e tante associazioni di abbellire e decorare queste giornate con due grossi eventi di spettacolo, come quello di Miss Italia e con la Partita del Cuore. L’arrivo a Vasto di tanti personaggi dello spettacolo, del calcio e del cinema, intervenuti  in mezzo a tante persone umili e semplici come noi non deve distoglierci da quella grande gioia che vogliamo trasmettere ai nostri pazienti, vogliamo creare delle basi piu’ solide per sostenere le loro ansie e dare sempre più speranza al loro avvenire. Noi combattiamo per loro.

Dare voce a questi progetti è imperativo ed importantissimo per la crescita della nostra azienda, ma anche dare voce alla passione per la nostra professione, per qualcuno potrà sembrare banale ma vi assicuro che per noi è qualcosa di esplosivo.

Volevo ringraziare infine tutti i ragazzi della dialisi “indistintamente” che hanno collaborato ed hanno messo il cuore in questo progetto  in queste giornate e soprattutto il mio pensiero va a tutti i pazienti che affollano il nostro Servizio; volevo dire loro pubblicamente che per me sono tutti fantastici. Un grandissimo impulso a questo evento è stato dato dai giovani allievi infermieri del Polo Didattico Universitario di Vasto e ringrazio pubblicamente la loro Direttrice.

Potrei fare il nome dei dottori che hanno collaborato, dei vari personaggi intervenuti, delle varie professionalità presenti, ma considero che la valenza di un titolo o di una posizione passi in secondo piano di fronte al messaggio che doveva passare e sono sicurissimo che abbiamo trasmesso.

Nella vita si semina non per avere un riscontro professionale, ma è importante avere un riscontro umano; è prioritario sempre tendere la mano a tutti e tirare fuori quei valori che ci contraddistinguono come infermieri anche nella sofferenza.

Lorenzo Abate

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