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Dov’è finito lo zelo cristiano per i giovani di San Giovanni Bosco?

Oggi la chiesa celebra San Giovanni Bosco

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Vasto è una delle città dove è stato creato e dove ancora sussiste il frutto dell’opera di san Giovanni Bosco, una chiesa a lui intitolata e una volta c’era anche la scuola delle Salesiani che ha dato la possibilità a un numero incredibile di giovani di imparare un mestiere e crearsi un’occasione di lavoro.

San Giovanni Bosco è cresciuto nella povertà eppure con la sua compassione e l’amore per i ragazzi di strada ha compiuto delle meraviglie che ancora oggi, nonostante sono passati duecento anni da quando lui è nato, vengono ricordate quasi come gesti eroici.

Don Bosco, “il grande apostolo dei giovani”, fondò la "Società di San Francesco di Sales” - i Salesiani, e fu proclamato Santo alla chiusura dell’anno della Redenzione, il giorno di Pasqua del 1934. Il 31 gennaio 1988 (a 100 anni dalla morte) Giovanni Paolo II lo dichiarò Padre e Maestro della gioventù. 

Qualche cristiano ha a cuore i ragazzi di strada di oggi? I ragazzi di strada di oggi non sono solo quelli che vivono nelle strade ma lo sono soprattutto i ragazzi senza dei valori veri. Oggi la maggiorparte dei giovani vivono “nell’era e dell’era” dei cellulari (o meglio smartphone possibilmente dell’ultima generazione), social network, tablet, ipad e …..tutto ciò che è apparenza.

Sembra quasi che i giovani, purtroppo a volte anche i ragazzi che in qualche modo frequentano le chiese, sono diventati irrangiugibili perchè “vivono in un mondo tutto loro”. Ma chi c’è che cerca di entrare nel loro mondo a comunicare la semplice bellezza della fede e della parola di Dio usando i canali che loro usano e cioè internet? La ricetta di Don Bosco per fare breccia nei cuori dei giovani era il suo immenso amore e non il giudizio.

“Voglio regalarvi la formula della santità. Primo:  Allegria. Secondo: Doveri di studio e di preghiera. Terzo: Far del bene agli altri” (una delle frasi più celebri di don Bosco). 

 

   La vita di San Giovanni Bosco da http://mobi.santodelgiorno.it/san-giovanni-bosco/                                                                                        

 

Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d'Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Giovanni era ancora in tenerissima età. 

Fin da fanciullo ebbe il dono di attirare a sè le anime dei fanciulli con i suoi giochi di prestigio e con la sua pietà, che gli cattivava l'animo di tutti. 

A prezzo di privazioni di ogni genere, in mezzo alle contrarietà degli stessi familiari, riuscì a compiere gli studi ecclesiastici e nel 1 841 fu ordinato sacerdote. Da questo punto comincia la sua missione speciale: « l'educazione dei giovani ». 

Lo aveva difatti profondamente colpito il fatto di vedere per le vie di Torino tanti giovanetti malvestiti, male educati, abbandonati, esposti ad ogni pericolo per l'anima e per il corpo, molti già precocemente viziosi e destinati alla galera... Il cuore del giovane sacerdote sanguina: prega e pensa

Dopo mille difficoltà e persecuzioni, gli riuscì di comperare a Valdocco (allora fuori Torino) un po' di terreno con una casa ed una tettoia a cui aggiunse una cappella; ebbe così un luogo stabile e sicuro dove poter radunare i suoi « birichini ».

Non aveva un centesimo : unica sua risorsa una fede illimitata nella Divina Provvidenza. 

In pochissimo tempo i poveri giovani ricoverati diventarono più numerosi; l'opera cresceva e bisognava pensare al futuro. La benedizione di Dio era visibile. E Don Bosco fonda una nuova congregazione religiosa, la Pia Società di S. Francesco di Sales, detta comunemente dei Salesiani, composta di sacerdoti e laici, che poco alla volta aprirono oratori festivi, collegi per studenti, ospizi per artigiani, scuole diurne e serali, missioni fra gli infedeli in tutte le parti del mondo. 

Il Signore lo chiamò a sè il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI nella Pasqua del 1934. 

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