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Domenica di Pentecoste 2015

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La Pentecoste è una festa che affonda le sue radici nell'antichità, nei suoi primordi era il giorno in cui si presentavano a Dio le primizie del raccolto di frumento, come gli antichi precetti prescrivevano. Era anche la solennità in cui si faceva memoria del dona della Torah, la Legge data a Mosè e quindi dell'Alleanza che il Signore ha stabilito con il suo popolo. Per noi cristiani è invece il giorno in cui Dio accoglie la primizia della Sua Chiesa riunita nel cenacolo che, attraverso l'effusione dello Spirito Santo, costituisce come suo mezzo eletto per operare sulla terra. E' l'anti Babele: La Verità portata da Cristo permette a l'uomo di riunirsi attorno al Suo messaggio universalmente condivisibile, le parole del Vangelo annunciate da coloro che erano riuniti nel cenacolo, inebriati dal Vino Nuovo dello Spirito, sono comprensibili da tutti (cfr. At 2, 1-11).


Commento a "Gv 15,26-27; 16,12-15"

+In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.+

Ascendendo al Cielo, dopo aver "umanizzato" la divinità, Cristo "divinizza" l'umanità divenendone l'unico cuore condiviso: "Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose" (Ef 4, 10). Da allora Gesù parla per mezzo dello Spirito alla coscienza di chiunque voglia ascoltarlo per renderlo un suo strumento eletto: " Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3, 20). Quando la Sua Parola è accolta diventa "carne" e testimonianza nella nostra vita, Speranza per il mondo.

+Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.+

Anche se con Cristo la Rivelazione è data all'uomo nella sua completezza l'umanità fa fatica a comprenderla e la Sua "intelligenza" si fa strada a fatica nella storia. Gesù continua a parlarci senza dire niente di nuovo ma continuando a stupire con lo splendore del Suo messaggio di inaudita Speranza. Parlando di "cose future" Gesù fa riferimento a quel processo irreversibile che egli stesso ha innescato nella storia: il Suo ritorno definitivo, la Parusia. Questa Speranza rende invincibile il cuore del credente che è così pronto a tutte le battaglie.

+Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.+
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.+

La voce di Dio è luce sulla nostra intelligenza che si confronta con il mistero della Rivelazione. Da questo nasce un'esperienza di rivoluzione interiore che, senza nemmeno accorgercene, ci fa testimoni e annunciatori della Salvezza: "Chi ha ha sete venga da me e beva, chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno» (Gv 7, 37-38).

 

Felice Pentecoste.

 

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