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Ognuno vedrà la salvezza di Dio

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Lc 3,16.

+Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.+

Il Seme di Salvezza che Dio aveva preparato dall'eternità, si schiude, germoglia in un preciso frangente storico, in un terreno a lungo preparato attraverso l'azione provvidenziale dello Spirito Santo. La Parola scende mentre il germoglio cresce, come se volesse fecondare il terreno che dovrà nutrirlo e farlo prosperare. Il precursore, Giovanni Battista, è scelto dalla Grazia mentre sta nel deserto. Lo Spirito cerca in ogni epoca uomini e donne liberi e fuori dal coro, che, proprio per questa loro peculiarità, sono il più delle volte messi ai margini dalle "caste".

+Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:+

La Profezia di Giovanni non si fonda su condanne e minacce, non vengono vaticinati disastri, la paura non è usata come mezzo di dissuasione. Il Battista prepara l'umanità a Cristo invitandola a confidare nella Misericordia Divina. Il Peccato non è più un peso opprimente da cui non ci si può liberare, poichè il nostro Giudice è pronto a elargirci il suo perdono, se vogliamo accoglierlo, e a farci vivere nel suo regno di pace e giustizia senza alcun tipo di ricatto. Dio si limita ad offrirci una singola possibilità di Salvezza, non due o 3, non 7, ma sempre, ogni volta che lontani da Lui vorremo ritornare, troveremo le sue braccia di Padre spalancate.

+«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!+

Giovanni, citando Isaìa, Grida nel deserto, ma nel deserto chi ascolta? Sembra quasi voler dire: "So che saranno pochi a darmi retta, ma non posso esimermi dal farlo, devo dire al mondo che il Suo salvatore è giunto!". Raddrizziamo i sentieri che conducono a Signore. Nell'invitare l'umanità all'incontro con Dio, non dobbiamo indicare vie impervie e scoraggianti ma rassicurare i pellegrini che vorranno salire il santo monte che lungo il loro percorso saranno sostenuti e incoraggiati. Dio non abbandona chi si affida a Lui. Il Suo giogo è soave, il Suo carico è leggero!

+Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;+

Origene nelle sue "Omelie su Luca" afferma che il nostro cuore è il burrone che deve essere colmato. In Ognuno di noi c'è un "infinito bisogno" che nessun oggetto o persona potrà mai colmare. Solo Dio con la Sua Grazia può riempire la nostra inappagabile fame di felicità. Sempre appellandomi a Origene decifro i termini "monte" e "colle" come le avversità e i nemici che l'Amore incontra sul suo cammino. A volte queste barriere siamo noi stessi, quando ci chiudiamo nelle nostre diffidenze. Dobbiamo tutti lavorare perchè il messaggio d'Amore senza frontiere portato dal Vangelo arrivi al cuore dell'uomo.

+le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.+

Nell'invitare l'umanità all'incontro con Dio, non dobbiamo indicare vie impervie e scoraggianti ma rassicurare i pellegrini, invitati a salire il santo monte, che lungo il loro percorso saranno sostenuti e incoraggiati. Dio non abbandona chi si affida a Lui. Il Suo giogo è soave, il Suo carico è leggero! La sua misericordia è immensa, più grande dell'abisso del nostro peccato!

+Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».+

Che grande promessa! Tanto da non essere da noi ne compresa ne accettata. Ancora dividiamo l'umanità in dannati e salvi e non riusciamo proprio ad immedesimarci in quel cuore di Padre che vuole tutti i suoi figli riuniti! La Salvezza è pronta, come una fonte che inaspettata sgorga nel deserto, può sembrare un miraggio e minacciare una delusione, ma, fidiamoci di Cristo, essa è pronta per noi!

 

Felice Domenica.

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