Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Perchè odio il "machiavellismo"

Condividi su:

Il machiavellismo è una filosofia che pone come valore assoluto il raggiungimento dei fini che un individuo si prefigge, più sinteticamente essa ha un unico scopo: ottenere il proprio successo.

 Questo vuol dire che ogni mezzo può essere utilizzato per raggiungerlo, persino quelli criminali, come l’omicidio, la calunnia, il furto, ecc. L’unica cosa cui bisogna badare e commettere un errore che impedisca il raggiungimento dello scopo agognato, come, per esempio, essere scoperti dopo aver commesso una delle azioni illegali sopradescritte prima che si diventi abbastanza importanti nel sistema politico ed economico da rendere la conoscenza della propria condotta amorale, un grosso danno per tutti.

Tanto per farvi un esempio di machiavellismo, basta citarvi solo alcuni personaggi storici del calibro di Mussolini o Stalin. Come tutti saprete queste persone sono state così abili da far pensare che le deprecabili crudeltà da loro commesse fossero necessarie per ottenere il bene per tutti (il quale equivaleva all’accrescersi del loro potere e all’eliminazione di ogni ostacolo possibile senza esclusione di mezzi) con i risultati che tutti conosciamo, se non siate simpatizzanti del revisionismo storico.

Tuttavia è sbagliato intendere il machiavellismo in politica come una prerogativa dei regimi totalitari, un caso clamoroso è l’uso della bomba atomica durante la guerra mondiale: nonostante fosse stato ignorato qualsiasi principio etico, il turpe delitto è stato fatto passare come un’azione necessaria agli occhi dell’opinione pubblica. Un umorismo sinistro pervade questa e tante altre tragedie della storia: tutta l’arte di questa “filosofia” sta nel far credere a chi è sottoposto che ogni male commesso per i propri scopi, persino quello più infame, sia a fin di bene.

Questo modo di fare oggi sembra essere una vera e propria moda, propagandato dai modelli cinici e spietati, egocentrici, che i media ci propongono nei reality e nelle varie serie televisive. I protagonisti di questi programmi farebbero di tutto per ottenere quello che cercano e lo fanno camuffando il proprio modo d’agire come un mezzo per raggiungere il bene.  E' inimmaginabile una società che adotta una doppia morale: dell’apparenza e della prassi, un simile sistema non può che implodere su se stesso. Il motivo è semplice, una società può sussistere se le sue componenti sono solidali fra loro.

Questo non vuol essere un incoraggiamento al moralismo etico, inteso come rigida e cieca applicazione di norme morali, non vuol essere un’apologia dell’idealismo disincarnato. A volte si deve scegliere un male minore per evitarne uno molto più grande, ma è inaccettabile che si uccida un’innocente, un giusto sia perseguitato, si accetti la sproporzione abissale della qualità della vita nella famiglia umana e la fame del mondo, tutto questo è male, non ha giustificazioni.

Il cristianesimo consiste proprio nel fare tutto il possibile per non tradire e non omettere quei valori e quegli atteggiamenti di vita che ne contraddistinguono la più intima natura, in una parola: testimonianza, il mezzo più efficace (e forse l’unico) d’annuncio evangelico. Il machiavellismo è quindi, specie nelle sue forme estreme, assolutamente iconpatibile con la mia professione di fede.

Condividi su:

Seguici su Facebook