I fuori: categoria di gente molto più diffusa di quanto non si osi immaginare.. la maggior parte degli uomini e delle donne di questo mondo, miliardi. 

Tutto ciò che alla stramaggioranza di quelli che visitano questo blog pare scontato avere, per loro non lo è. Sono fortunati se riescono a rimediare un pasto, se troveranno un posto dove ripararsi, se potranno curarsi lo stupido taglietto fatto da un chiodo arrugginito e non morire. I fuori si prostituiscono per sopravvivere a Nairobi.. e sanno che prima o poi ospiteranno l' AIDS.

Ci sono anche i nostri "fuori", quelli che ci vivono accanto e trovi scendendo dal portone, quelli che ti rompono chiedendoti uno spicciolo o pulendoti il parabrezza, sono madri abbandonate che restano sole, sono padri che non riescono a pagare gli alimenti e vivono in mezzo alla strada, ragazze ferite che odiano il loro corpo e si auto-distruggono nell’ anoressia, ragazzi che già odiano la loro vita perchè non riescono a dargli un senso e trovano i modi più disparati per giocarsela. Tutta gente che stona fra quella che è “dentro” e che loro, sotto sotto, vorrebbero non intralciasse il proprio cammino e tenesse pulita la città dalla loro presenza.

Stamattina mi sento un “fuori”... spero di poterlo essere per sempre. Coltivo inoltre un’ utopia.. che nessuno più sia un dentro in modo che tutti possano esserlo.