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'Prima o poi', ecco il nuovo brano del cantautore vastese Giuseppe Monopoli

Giovani, loro realtà e speranze al centro del testo

redazione
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Ed eccolo (finalmente verrebbe voglia di dire) il nuovo brano di Giuseppe Monopoli, cantautore vastese doc.

Prima o poi” ci racconta il quotidiano da una angolazione particolare; suggestive e nuove sonorità per un autore che ancora una volta ci parla dei giovani, delle loro realtà e speranze, della loro paura di crescere.

“Prima o poi” è l’esortazione a non mollare, a provarci comunque, con la certezza che di fronte ai bivi che la vita impone ci sarà  la scelta giusta e “le tue frontiere si apriranno come bandiere”.

Un Monopoli maturo, una ricerca sonora raffinata  e la collaborazione di musicisti di alto livello come Salvatore Langiano alle tastiere, Francesco Murillo alla chitarra acustica, Marco Pezzuto alla chitarra elettrica, Lino Molino alla batteria, Lello Pracilio al basso, e della bella e incredibilmente brava Giorgia Loreto corista, ci regalano un brano delicato, essenziale con all’interno un messaggio di forte speranza.

E a proposito di collaborazione torna quella con Enrico Gualterio, già regista di numerosi videoclip musicali e in particolare del precedente toccante video realizzato per la canzone di Giuseppe “Cosa capita a te”.

Particolare è la lettura del brano data dal regista. Il video, scritto a quattro mani con la figlia Chiara che si sta specializzando in comunicazione visiva multimediale e che è la protagonista del video stesso, appare intimo ed intenso.

Sullo sfondo di una Vasto simbolicamente monocolore, la ricerca della propria strada avviene gradualmente attraverso la ricerca di se stessa. Partendo dal mondo esterno, rappresentato dal mare, attraverso un mondo pieno di insidie e problemi che rimangono letteralmente attaccati addosso, questo volersi ritrovare diventa sempre più intimo, personale, fino a che in un bosco, quello della propria anima, la parte oscura e quella chiara dell’animo finalmente si incontrano, si sfiorano, in un ritrovato, intimo, equilibrio. Ora, finalmente, “mi aiuterai a riprendere il cammino, a non restare da solo”; è il grido di un padre che, nel volere rassicurare la propria figlia dicendole  “prima o poi troverai la tua strada”, aspetta egli stesso di ricostruire la propria vita, con il suo aiuto.

Da ascoltare. Da vedere.

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