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'Silenzio, ritmo, corpo e linguaggio': l'esperienza al Congresso 'Maria Montessori'

La partecipazione della Scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale di Cupello

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Grande traguardo per la F.I.S.M Chieti-Pescara (Federazione Italiana Scuole Materne), frutto di un lavoro sinergico e di condivisione  dei principi ispiratori della pratica montessoriana  realizzato da Franco Criscuolo (consulente psicologo Fism Ch-Pe), Benito Michelizza (consulente foniatra Fism Ch-Pe, docente di foniatria presso l'Università di Urbino), Monica Capodicasa (coordinatrice pedagogica Fism Ch-Pe) e Angela Di Fabio (coordinatrice pedagogica Scuola dell'Infanzia Paritaria Parrocchiale Cupello).

Una delle grandi sfide che pone l'età evolutiva riguarda lo sviluppo graduale dell'attenzione da una forma che viene controllata dall'esterno (attenzione esogena) ad una prevalentemente orientata dall'interno(attenzione endogena); tale passaggio evolutivo rappresenta un ponte per il passaggio ad un principio di funzionamento della personalità che risponda alle progettualità ed alle motivazioni di autoregolazione e di crescita/maturazione del bambino.

Tutta la pedagogia montessoriana fu mossa dal principio di autoregolazione ,ossia dell'affermazione di tensioni cognitive che mirano al perfezionamento ed alla sincronizzazione delle funzioni tra loro.I costrutti psicologici perno della nuova epistemologia sono l'intenzionalità,la concentrazione e la partecipazione /appartenenza corporea. L'intenzionalità si integra con l'emozione che attribuisce un sentire e, quindi, una risonanza corporea alla conoscenza percettiva e simbolica. Il corpo stesso riceve una riqualificazione pedagogica sia come corpo agente sia come corpo" cognitivizzato";il corpo diviene non solo il luogo dove si attestano le situazioni cognitive ma anche dove vengono sospese le distrazioni,le interferenze psichiche e cognitive,generando, così, la figura psichica del corpo-silenzio o del corpo "concentrato". Il sentimento di corporeità si mostra nel bambino a patto che gli si offrano l'esperienza del silenzio e quella dell'atto concentrato. Il linguaggio musicale fa risuonare la corporeità ed il sentire, il silenzio è un'esperienza di incontro con il sé e muove verso la concentrazione di risorse cognitive ed emotive.

La vocalità, il ritmo, il tempo e la presenza del corpo muovono le inter-sintonizzazioni, le intersoggettività e gli investimenti affettivi sul linguaggio ed attraverso il medium del corpo materno il linguaggio stesso diviene un oggetto affettivo e transizionale.

In tale solco teorico si sono sviluppati due laboratori: Il laboratorio "Il flauto magico" (Scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale di Cupello) nasce con l'intento di favorire lo sviluppo armonico ed integrale della personalità del bambino attraverso la compenetrazione del linguaggio musicale con le altre forme di linguaggio, verbali e non verbali. Musica e suoni sono correlati con l'esperienza psicomotoria, quella sensoriale ed intellettuale.Se desideriamo che il bambino impari a comunicare è necessario offrirgli momenti di ascolto e, quindi, avviarlo alla scoperta del valore del silenzio che una volta interiorizzato lo porterà a scoprire il bisogno di ascoltare se stesso e l'altro, mezzo questo per apprendere l'autocontrollo e per stabilire relazioni costruttive.

La lezione/concezione del silenzio di Maria Montessori è oggi quanto mai attuale e ci suggerisce che per imparare a comunicare. E' necessario saper ascoltare il silenzio e,per farlo occorre aiutare i bambini ad essere in contatto con se stessi ,permettendo,dal silenzio la proliferazione delle parole migliori. L'esperienza del silenzio consente ai bambini di comprendere che il silenzio ,lungi dall'essere un distanziamento dall'interesse per la realtà oggettuale,è piuttosto una forma di meditazione  sul mondo che conferisce carattere di originalità e di vita alle esperienze ordinarie:il ticchettio della pioggia,il sibilo del vento,il rumore dei passi,il cinguettio degli uccelli,il respiro...
Le attività riguardano suoni e rumori nell'ambiente,suoni/rumori con il corpo,orientamento spaziale e proprietà del suono,realizzazioni creative di strumenti musicalied attività ritmiche.

Il laboratorio "La lettura ad alta voce: dal testo al suolo della parola" (Scuola Francesco Santuccione Cepagatti) ha come finalità il far emergere il grande valore sonoro della parola con la capacità di evocare sensazioni (tattili, visive, olfattive, gustative) e stati mentali (affetti, emozioni) attraverso un consapevole e competente utilizzo della voce e del corpo all'interno di una situazione rituale. Il laboratorio consiste nel trasferire ai genitori la competenza nella lettura  ad alta voce con la finalità di aiutarli a stimolare l'interesse per la voce,il linguaggio e la lettura in una fase ancora "logografica"ma anche per promuovere una confluenza della parola e della sonorità nel corpo condiviso ,facendo della parola un elemento sensoriale e pre-simbolico.

I due laboratori sono stati pensati per aderire alle straordinarie intuizioni di Maria Montessori e per rispecchiare quanto da lei enunciato:

"Prima di tutto si devono gettare nella mente dei bambini i semi dell'interesse ;non tener conto di questo e come costruire una casa senza fondamenta". 

"L'educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non è acquisita attraverso l'ascolto di parole, ma attraverso esperienze del bambino nell'ambiente".

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