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Cartellone estivo vastese: 'La montagna ha partorito il topolino'

Ironiche riflessioni di un operatore del’intrattenimento

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Nove mesi di attesa e, come un parto, arriva finalmente l’estate.

La stagione attesa da tutti, turisti, bambini, ragazzi, famiglie, residenti, lavoratori di ogni ordine e ruolo. 9 mesi e torna, sempre, con costante ripetitività e precisione, come una gravidanza, 273 giorni ed è lì, che io mi ricordi da quasi 50 anni ormai, è sempre stato così. Lo sanno tutti eh, perciò l’aspettano, perché sanno che torna. Tutti lo sanno, ma al comune non si fidano. Ogni anno, temendo che questa volta l’estate possa fargli uno scherzetto, fanno finta di non saperlo, così mentre attendono per capire se l’estate anche quest’anno tornerà,  danno il via alle scommesse, che iniziano già a dicembre per gli uffici comunali, in particolare dalle parti dell’ufficio del Sindaco.

Io me la immagino più o meno così: “Noo… io dico che quest’anno non arriva” afferma perentorio il vicesindaco; “eh questa volta non lo so mica se c’è da fidarsi, con l’inverno che sta facendo secondo me salta anche la primavera” aggiunge il Dirigente e guardando negli occhi il primo cittadino gli chiede “Signor sindaco ma lei che ne pensa? Crede che l’Estate quest’anno arriverà?” , “Boh … che ne sacce, mich  facc lu metereolog  ie” , commenta il Sindaco e rivolgendosi all’assessore gli fa:
“Vincè fa na cosa, statt ferm pe mo….. avessa fa che auanne ne ve e a la fin jettame tempe e quatrin , fra nu ccon d’ mes ci pensam”, “sci” gli risponde l’assessore “tande teneme tempe”.

Gia li vedo e li sento in Comune blaterare tra loro in Giunta su questa piaga che è il turismo a Vasto:“Ma chi ce la dett a nu ca avevame tenè pur stu cappr di mare”,” ere meje se stavame in muntagne”, “Stu mbicce ogni anne è sol nu prubleme”, “ma la gende nzi po’ sta a la casa se”.

Ovviamente per ogni anno c’è una nuova giustificazione: “Signor sindaco che dico quest’anno in conferenza stampa per il fatto che co' sto programma, siamo un’altra volta in ritardo” chiede inconsapevole l’assessore, “di cheeeee…  diglii cheee.. di che c’è stato il rimpasto” risponde il sindaco, “Sindaco questa cosa l’abbiamo già detta l’anno scorso” lo incalza l’Assessore, “ e allora digli cheeee… digli che non avevamo fatto ancora il bilancio, e se ti rispondono che anche il bilancio si poteva fare prima, tu digli che gli Artisti non ancora ci danno una risposta” asserisce seccato il primo cittadino, “ ma pecchè Sindaco agli artisti gli abbiamo fatto qualche domanda??” chiede perplesso il il consigliere con aspirazioni da Sindaco, “Vincè mo avaste, vatt’ a fa sta cappr di conferenz’  stamp’ e nimm’ scilì” chiude la discussione il primo cittadino, con fare perentorio che non ammette repliche.

Ne sono certo è sicuramente andata così anche quest’anno, diversamente non si spiegherebbe perché quelle poche manifestazioni che organizza il comune non abbiano ancora un programma, non si sappia chi siano gli ospiti del Festival, non si sa chi canta a ferragosto, niente sul Toson D’oro, San Michele neanche a parlarne. Si sa solo che per la manifestazione del Brodetto… c’è il Brodetto (forse visto il “Fermo”), per la manifestazione del “Toson D’oro” c’è il Marchese, e i concerti di mezzanotte inizieranno alle 24.00 cioè… a mezzanotte.

Qui non si sta parlando di pianificazione territoriale e turistica e nemmeno di vocazione di un territorio, di marketing, o di materie che richiederebbero un minimo di competenza e preparazione, si sta parlando solo dell’allestimento di un programma di manifestazioni che è compito precipuo  di un Assessorato al Turismo che ha una operatività prettamente stagionale, in un comune nel quale la stagione balneare dura, si e no, 40 giorni e che ha quindi circa 10 mesi di tempo per svolgere l’unica mansione veramente importante che gli compete.

Il 30 giugno questa “Montagna” che è il Comune di Vasto ha indetto una conferenza stampa per comunicare il “Nulla”, se non manifestazioni di cui si sapeva tutto perché già a suo tempo comunicato dagli organizzatori, tutti assolutamente privati. Nonostante il grave ritardo questa Amministrazione è riuscita a non dire niente su quello che farà , ha parlato solo dei soldi che spenderà e del fatto che il cartellone è composto quasi esclusivamente da eventi organizzati “in house” . ”Poche sono state le collaborazioni offerte dai privati” , si proprio questo ha avuto il coraggio di affermare l’Assessore Sputore. Il Comune di Vasto si è ormai ridotto a fare 4 manifestazioni, che tra l’altro hanno perso anche senso, e non ha neanche il coraggio di riconoscere che se non ci fossero i privati questa città sarebbe totalmente preda dell’incapacità unita alla noia. Il Sindaco, nell’ultimo Consiglio Comunale, non ha avuto alcuna difficoltà nell’affermare che Vasto ha un calendario di prim’ordine, non come nella vicina San Salvo dove fanno “ La pasta e fagioli”. Da considerare che qui non sono neanche riusciti a fare il Ferroluglio la cui organizzazione hanno demandato  al consorzio dei commercianti di Vasto marina. Bene questa è Vasto e state attenti signori perché mischieranno di nuovo le figurine, si scambieranno tra loro sigle e simboli,  ruoli e facce, slogan e  programmi, ma fra due anni questi signori saranno sempre gli stessi, di nuovo pronti a presentarsi per chiedervi nuovamente fiducia, per fare ancora disastri, perché i problemi di sempre continuino a tenere banco. Ogni anno è il solito disco rotto, problemi che non trovano mai soluzione, questione dei vigili urbani, l’abusivismo sul lungomare, la musica notturna, il programma delle manifestazioni.. ah no quello lo hanno risolto il 30 giugno con una bella conferenza stampa con la quale hanno comunicato la nascita del “Calendario 2014”, finalmente ” la montagna ha partorito il topolino” , solo che il topo… è morto.

Stefano Comparelli

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