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Da 'Ma che film la vita' a 'Io vagabondo': l'abbraccio e l'applauso di Vasto ai Nomadi

Concerto in piazza del Popolo per la chiusura dei festeggiamenti patronali

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Da 'Ma che film la vita' a 'Io vagabondo', con in mezzo una lunga serie di motivi, datati e recenti, che hanno fatto la storia della musica italiana.

Una storia lunga 50 anni.

Pienone ieri sera in piazza del Popolo per il concerto dei Nomadi, evento conclusivo dei festeggiamenti patronali in onore di San Michele Arcangelo, andato in scena giovedì dopo il rinvio di lunedì a causa del maltempo, proposto su iniziativa dell'amministrazione comunale in sinergia con l'Agenzia Muzak Eventi di Nando Miscione.

Serata fresca, ma, alla fine, riscaldata dall'atmosfera creata dai 'magnifici 6', Beppe Carletti, Cico Falzone, Massimo Vecchi, Daniele Campani, Sergio Reggioli e Cristiano Turato. Due ore e mezzo di bella musica, alla presenza, oltre che di tanti vastesi, anche di numerosi fan della band giunti dall'Abruzzo, dal vicino Molise, ma non solo.

Prima della conclusione del concerto, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, il vice sindaco ed assessore Vincenzo Sputore ed il collega di Giunta Luigi Masciulli, hanno consegnato una pergamena ed una riproduzione in argento della Bagnante nelle mani di Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi mezzo secolo fa assieme ad Augusto Daolio, quale "riconoscimento per i cinquant’anni di storia" ed anche per il loro impegno sociale.

Al termine dello spettacolo i fuochi d'artificio sparati da via Trave, sotto il Muro delle Lame.

Collaborazione per la galleria fotografica di GIOMIX68

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