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Giovani Vastesi nel mondo: Claudia Iacobucci, Financial Control Manager di una multinazionale a Basilea

Riparte la serie di interviste a cura di Nicola D'Adamo (NoiVastesi)

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Claudia Iacobucci, classe 1979, laurea alla Bocconi, oggi è la Financial Control Manager alla Novartis, sede centrale di Basilea. E’ il dirigente che stabilisce le regole ed i  controlli finanziari per tutte le società del Gruppo nel mondo (148 sedi, 120.000 dipendenti).

 

Claudia Iacobucci, ha frequentato il liceo Classico Lucio Valerio Pudente di Vasto, nel  2003 si è laureata a pieni voti in Economia e Legislazione per l'impresa in Bocconi a Milano e successivamente in Servizi Giuridici alla Statale di Milano. Tre i passaggi importanti nella sua carriera: l’iniziale lavoro presso la società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers, il passaggio alla Novartis, in provincia di Varese, dopo un paio di anni e il successivo il trasferimento nel 2009 alla sede centrale della stessa azienda a Basilea in Svizzera per assumere l’incarico di Financial Control Manager a livello globale. Ha seguito diversi corsi di specializzazione in ambito della revisione contabile e del sistema di controlli interni aziendali. Parla inglese, tedesco e francese.

 

Claudia, quali sono stati i passaggi che da Vasto ti hanno portata a Basilea?

Durante la preparazione della tesi sono stata contattata dalla società di revisione contabile (controllo dei bilanci per identificare omissioni fraudolenti o errori nei bilanci) PricewaterhouseCoopers (PwC) di Milano. Ho iniziato quindi questa attività nel 2003 specializzandomi nel sistema di controlli interni (come evitare appunto frodi ed errori finanziari). La farmaceutica Novartis ad Origgio (Varese) era uno dei principali clienti ed è stato amore a prima vista: ci siamo piaciuti a vicenda, cosi nel 2004 il passaggio da consulente a dipendente è stato breve. Dopo quattro anni come supporto per i controlli interni (il ruolo è chiamato Business Process Controller) e poi Senior Internal Auditor dove ho scoperto il fascino del viaggiare per lavoro e di essere sempre a contatto con team internazionali, la sede di Origgio ha cominciato a starmi stretta e appena sono stata contattata dall' headquarter di Basilea in Svizzera, la decisione di trasferirmi è stata pressoché' immediata. Cosi dal gennaio 2009 vivo a Basilea con mio marito. Il trasferimento è avvenuto senza alcun problema, forse anche perché’ le motivazioni per questa nuova esperienza erano davvero alte e ci siamo subito trovati bene nella città di uno dei più grandi tennisti della storia del tennis mondiale, Roger Federer (riferimento naturale per via della mia passione per il tennis).

 

Come hai fatto per imparare le lingue?

Parlo fluentemente inglese.Poi vivendo nel cantone tedesco svizzero anche il tedesco è entrato nella mia vita. Non è una lingua di facile comprensione e credo un po' ostica per noi italiani, ma capirla e spero parlarla bene al più presto è fondamentale per integrarsi meglio. Infine essendo mia mamma belga, anche il francese è di casa. Per l'inglese, grazie allo scambio universitario alla UCLA (University of California, Los Angeles) nel 2001, sono riuscita a superare la barriera che separa la base scolastica, le regole grammaticali quindi, dal parlare la lingua. Molti errori di certo all'inizio, ma poi, cominciando a lavorare a stretto contatto con persone di altri paesi e praticando spesso la lingua, la conoscenza si e' trasformata da basic a fluente. Certo il mio accento italiano non e' scomparso, ma la comunicazione e' ottima e persone di altre nazionalità spesso adorano il nostro inglese musicale. Poi la lettura di testi inglesi o americani ha aiutato per l'incremento del vocabolario. Certo, non potrebbe essere diversamente (facere de necessitate virtutem) visto che dal momento in cui entro in ufficio a quando esco e spesso anche fuori ufficio, dimentico l'italiano e faccio lo switch con l'inglese.

 

In che cosa consiste il tuo lavoro? 

A Basilea svolgo come dirigente il lavoro di Financial Control Manager, il che vuol dire che stabilisco le regole ed i  controlli finanziari che tutte le sedi del mondo Novartis (148 paesi per 120.000 dipendenti) devono rispettare. Essendo la Novartis quotata alla New York Stock Exchange, la legge richiede di assicurare una governance di regole interne mirata soprattutto ad evitare frodi finanziarie (chi è del campo conoscerà di certo il Sarbanes & Oxley Act del 2004):il caso Parmalat in Italia ne è stato purtroppo un esempio. In aggiunta, mi occupo dei progetti di implementazioni di tools (di cui la società SAP ha il monopolio) che possa aiutare le varie sedi ad assicurare compliance con i nostri requisiti. Da qui la necessita' per me di viaggiare molto in vari paesi del mondo per assicurare l'implementazione ed un adeguato training.

 

Il tuo è un ambiente internazionale molto stimolante, da italiana come ti trovi?

La Novartis è una multinazionale e lavorando nell'headquarter e viaggiando molto l'atmosfera internazionale è vivissima. Ciò rispecchia pienamente le mie attitudini: amo confrontarmi quotidianamente con popoli di culture completamente diverse dalla nostra e ciò mi accresce ed arricchisce di giorno in giorno. Ad esempio, ho frequenti contatti con persone asiatiche, in primis indiani, e le differenze sono significative, dal cibo al modo di concepire ad esempio il matrimonio (in India i matrimoni sono ancora combinati dai genitori), ma io mi arricchisco del loro mondo e loro del mio. Gli italiani sono molto apprezzati all’estero, per i nostri modi di fare unici, per il nostro essere socievoli, per il nostro lavorare con impegno senza creare eccessivi problemi, per il nostro modo unico di trovare soluzioni, per cui direi che al momento mi trovo davvero bene e mi sento ben accettata. Non credo potrei smettere di lavorare in un contesto internazionale come questo, anche se c’è da dire che, pur essendoci nel mondo paesi meravigliosi ed unici, ritengo che il calore del popolo italiano sia introvabile altrove.

 

Lavori in un campo molto specialistico, cosa hai fatto per acquisire le giuste competenze? 

Ho seguito diversi corsi di specializzazione in ambito della revisione contabile e del sistema di controlli interni aziendali .Quello che mi ricordo in modo particolare è stato sicuramente il "Finance Excellence” all' Harvard University (Cambridge, nel Massachusetts), ma quando si parla di ambito finanziario non c’è mai limite ai corsi che potrebbero essere frequentati per migliorare e per fortuna ho sempre lavorato in aziende molto sensibili all'importanza della formazione. Per il  resto, oltre ai corsi, è stato molto un learning by doing unito a tante letture ad hoc, ma credo di essere stata fortunata. Casualmente mi sono avvicinata a questo tipo di lavoro grazie all'esperienza in PwC, ma ho capito subito di aver trovato ciò che mi avrebbe dato molte soddisfazioni.  Il mio ruolo comporta viaggi, sempre nuovi progetti, contatti con altre multinazionali, continui challenges da superare, per cui, pur essendo teoricamente un lavoro d’ufficio, non mi annoio mai. Svolgo il mio lavoro con estrema passione e ciò aiuta a far si che leggere argomenti sul tema è spesso come leggere un buon libro per me e lavorare tante ore non è mai uno sforzo eccessivo.

 

Che progetti hai  per il tuo futuro? 

Pur stando benissimo a Basilea, la Novartis è anche un ambiente estremamente dinamico. Le recenti offerte di trasferimento, ad esempio in USA, sono state sospese per via della mia maternità, ma ciò non toglie che mi veda facilmente in un altro paese a breve. E ciò non mi dispiacerebbe. 

 

E con Vasto come la metti?

Vasto è il porto sicuro dove rifugiarsi e staccarsi da tutto e da tutti. E' bello tornare a casa e farsi coccolare dai famigliari e torno appena mi è possibile anche se per pochi giorni. Mi basta vedere il mare per sentirmi bene e ritengo Vasto una delle città più belle d'Italia. Infatti mi tengo costantemente aggiornata con internet (grazie anche a te Nicola con questo blog) e sono vicina alla crisi del turismo che stanno soffrendo purtroppo molte città italiane, anche se sono sicura che l’Italia riuscirà a riprendersi presto.

 

Cosa consigli ai giovani vastesi che intraprendono l’università o sono in cerca di lavoro?  
Mi ripeto sicuramente con quanto detto da altri italiani all'estero, ma abbiate sempre un atteggiamento cosmopolita e siate open-minded; non abbiate paura di intraprendere altre strade anche se possono portarvi via dalle vostre abitudini ed affetti. Inglese e conoscenze informatiche sono fondamentali: non possedere questi skills purtroppo potrebbe comportare di essere tagliati fuori da molte opportunità. E se la vostra vita dovesse portarvi lontano dall'Italia, non pensiate che la nostalgia del nostro paese sia una debolezza; è normale sentirne la mancanza ogni tanto: allora cercate di tornare qualche giorno in Italia quando questo succede, aiuta molto a riprendere con più energie e forza. Fondamentale, ma questo non dipende completamente da voi, avere genitori che capiscano le vostre decisioni, vi supportino senza limitarvi e farvi pesare le vostre scelte.

 

A Claudia Iacobucci, giovane Manager che ha visto premiare le sue capacità, il suo impegno, la sua grande determinazione, auguriamo di cuore una brillante carriera professionale.

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