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Class action contro la Siae: fa discutere l'iniziativa di Umberto Palazzo

Il musicista vastese: 'Iniqua la ripartizione dei diritti d'autore tra gli affiliati'

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Sta facendo molto discutere la class action contro la Siae lanciata su Facebook dal musicista vastese Umberto Palazzo. Vari organi di stampa hanno ripreso la notizia. In un'intervista a Newsmag.it, Palazzo spiega che "la motivazione della class action è dettata dall’iniquità della ripartizione dei diritti di autore tra i suoi affiliati. I soci Siae sono divisi in due fasce: quella dei pochissimi autori ricchi (fascia A), che beneficia della quasi totalità dei diritti incassati dalla società, e la fascia B, composta dai piccoli soci che devono dividersi delle somme irrisorie. Questo meccanismo è alimentato da un metodo di ripartizione a campione che va a formare il calderone, ossia l’enorme quantità di denaro che spetterà ai soci maggioritari (Zucchero, Vasco Rossi etc.), i quali risultano aventi diritto a queste grandi somme di denaro, grazie a una rilevazione a campione dei brani suonati dai musicisti e dai dj in tutta Italia. Questa rilevazione non tiene conto dei programmi musicali che i dj compilano a fine serata, ma si basa sugli accertamenti degli ispettori Siae effettuati in 500 serate, scelte in maniera arbitraria, in cui si prende nota dei pezzi più suonati. I brani censiti da questi funzionari sono, guarda caso, quelli dei famosissimi e ricchissimi autori, che intascheranno la quasi totalità delle somme di denaro sborsate dagli organizzatori delle feste da ballo italiane. A ciò si aggiungono i proventi della filodiffusione e la tassa sui cd vergini. La cosa che fa più male è sapere che dal 2007 anche il 75% dei concerti subisce questa ripartizione, e l’obiettivo è arrivare al 100%". A quel punto, "testimone e vittima di questa palese ingiustizia, ho deciso di proporre questa class action agli addetti ai lavori e a chi gravita nel mondo della musica, cosciente del fatto che sarà una lotta impari ma indispensabile per migliorare le condizioni attuali. La partecipazione del maggior numero di persone è necessaria perché questa azione sia efficace e meno costosa per tutti".
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