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'Buona la prima': va avanti l'esperienza giornalistica degli studenti del 'Mattei'

Il progetto è al quarto anno

a cura della redazione
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‘Buona la prima’, un giornale che non ti fa allargare le braccia. Si presenta con una veste ed un formato ancora una volta accattivanti l’organo di informazione dell’Istituto ‘Enrico Mattei’ di Vasto. “Dopo due anni di ‘rodaggio’ ed uno di felice ambientazione nella nostra nuova, giovane, dinamica e colorata veste grafica, siamo tornati alla grande e in anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia”, scrive l’insegnante-giornalista Paola Cerella, che coordina il progetto. “In questo anno scolastico – prosegue – un anno speciale per la nostra scuola, visto che il ‘Mattei’ spegne la sua 50esima candelina, non abbiamo tempo da perdere: tantissimi sono, infatti, gli articoli che ci stanno pervenendo dai nostri giornalisti in erba, sempre più numerosi e pieni di spunti di riflessione”. Nel primo numero di quest’anno presenti gli articoli: ‘La banalità del male’ e ‘La favoletta dei fratelli Grimm non può più funzionare’ di Ismaele Bevilacqua; ‘Evasione fiscale: Italia 1- Europa 0’ e ‘Dalla parte di chi è senza diritti: i primi 50 anni di Amnesty’ di Gianluca Bosco; ‘Il grido dell’indignazione’ di Gessica Esposito, Filomena Fitti, Silvia Nanni, Eleonora Racciatti e Sara Tartaglia; ‘Ancora caos nell’opposizione: ma quando si metteranno d’accordo?’ di Simona D’Ercole; ‘Lettera di risposta a Ilvo Diamanti’ di Giuseppe Di Nicolantonio; ‘Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? A nessuno, lo tengo con me!’ e ‘Baciati dalla bellezza’ di Francesca Ramundo; ‘No agli esperimenti sugli animali’ di Antonio Corvino e ‘E’ sempre bello insegnare’ del prof. Carlo Menna. A chiudere uno speciale su Steve Jobs con gli articoli ‘Il segreto della vita’ di Michele Peluzzo, ‘Steve Jobs: un genio folle’ di Mattia Di Foggia e ‘Un uomo che ha volato alto’ di Gessica Esposito, Filomena Fitti, Silvia Nanni, Eleonora Racciatti e Sara Tartaglia. A curare la parte grafica del giornale è Enrico Gualterio, con la collaborazione del prof. Carlo Menna.
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