Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Un inno d'amore per la città: la lettera aperta di un 'vastese di fuori'

Riceviamo e pubblichiamo da Liberatore Iuliani

Condividi su:
Come ogni anno sono tornato da Strasburgo nella mia Vasto. Strasburgo, neanche a dirlo, è una città moderna e magnifica ma tornare a Vasto, per me, come dice una famosa pubblicità, ‘non ha prezzo’. Quest’anno sono rimasto piacevolmente colpito dalla tanta gente che affollava la spiaggia di Punta Penna e le tantissime persone che hanno frequentato la nostra stupenda scogliera. L’acqua era stupenda. Vedere i ciottoli che brillano sotto di essa mi rende gioioso, così come mi rende gioioso passeggiare la sera sulla Loggia e parlare animosamente con gli amici mentre osservi il golfo illuminato dalla luna. Una esperienza inimagginabile per chi on la vive. Nemmeno i quadri del Palizzi, che anche quest’anno sono tornato a rivedere nella pinacoteca di Palazzo d’Avalos, pur essi stupendi, riescono a descrivere un tale incanto. E già il Palazzo, questa ‘stupenda reggia’ come avrebbe detto il poeta Tiberi, dal cui balcone si può ammirare, attraverso l’immenso mare, un panorama che corre dalle Tremiti al Gargano e la costa ‘uastarola’, cerchiata da una lunga linea bianca, ricordo di dove un tempo fischiava l treno. E il suo giardino, dove un giorno passeggiava il marchese con la sua corte o in pensosa solitudine, oggi riempita di coppiette e famiglie a fare e farsi fotografie tra scorci di un inimitabile paesaggio. Devo ripartire anche quest’anno, porto con me una campanella comprata a San Rocco. La suonerò ogni giorno fino a quando, il prossimo anno, tornerò nuovamente.
Condividi su:

Seguici su Facebook