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Falò in spiaggia nella notte del 16 agosto tra voglia di divertimento ed eccessi

L'arenile, all'alba, come un 'campo di battaglia'

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Un 'campo di battaglia': all'alba, dopo una notte di 'follie', appariva così l'arenile di Vasto Marina, specie nella zona a sud. Eccessi, anche quest'anno, nel buio tra il 16 ed il 17 agosto illuminato dai fuochi di diversi falò accessi da gruppi di giovani, non ne sono mancati. In mezzo la voglia di divertimento e di allegria, aspettando le prime luci del giorno con un panorama da 'favola', il tutto diamentralmente opposto alle immagini quasi di 'devastazione' che si potevano scorgere soltanto volgendo lo sguardo all'indietro... Polemiche non ne sono mancate. L'ingente quantità di spazzatura, cartoni e bottiglie soprattutto, ha suscitato rimostranze nei primi frequentatori mattutini della spiaggia. Tutto nella tradizione, anche questi rilievi. Per un evento che si rinnova, certamente unico nell'estate vastese e non dissimile da altri che si ripetono, da tempo, anche da queste parti (pensiamo ai falò della notte di San Basso, tra il 4 e 5 agosto, a Termoli). La notte più 'pazza' della bella stagione, senza ombra di dubbio. "A guardarli da Vasto Alta i falò sono anche un bello spettacolo - sottolinea Andrea D'Adamo, presidente dell'associazione culturale 'Histonium' - però, quando si passa il giorno dopo sulla spiaggia, è un vero e proprio deposito di bottiglie di vetro di birra, di plastica e di tantissime altre cose inquinanti, che per di più vengono anche gettate in mare. Il problema non è fare il falò, ma è come poi si lascia la spiaggia. Basterebbe che ognuno raccogliesse le proprie bottiglie e tutto ciò che è stato utilizzato per poi metterlo in una busta, per evitare tutto ciò, ma questo non avviene per la maleducazione di molti". GALLERIA FOTOGRAFICA a cura di PIEFRANCESCO NARDIZZI
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