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A Cupello è tornato “Lu Sant’Andonie”

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Ieri sera, a Cupello, è tornata la tradizione de “Lu Sant’Andonie”, che si svolge il 16 gennaio, nella vigilia della ricorrenza del santo eremita.

A riproporla è stata, come ogni anno, la Compagnia Folkloristica Cupellese “Antonio Ricciardi”, evoluzione del primo coro di Cupello fondato nel 1979 da Ricciardi.

Diretta dal maestro Roccopaolo La Palombara, la corale ha allietato le vie del paese con tre canti tradizionali:

-Lu Sant’Andonie (di E.Montanaro);

-Lu Sant’Andonie cupellese di Antonio Ricciardi;

-La Pastorella.

I canti sono stati eseguiti con l’ausilio di numerosi strumenti musicali, dalle tradizionali fisarmoniche e dubbotte fino agli strumenti a fiato e a percussione (introdotti negli anni ‘70 proprio da Ricciardi). Non è mancata, inoltre, la scena, tipica delle Sacre Rappresentazioni, tra Sant’Antonio e il Diavolo, impersonati da due componenti della compagnia.

La serata è iniziata presso il Circolo Pensionati Centro Anziani ed è continuata in varie tappe: il Bar Blue Ice, il Bar Boreave, il Bar Bistrot e Malarazza, per chiudere a Lu Bar, dove musica, divertimento e allegria sono andati avanti fino a tarda serata e i componenti del coro si sono dati appuntamento al prossimo anno.

In ogni tappa del percorso, la compagnia è stata accolta con affetto e generosità, attraverso tavoli imbanditi di cibo e bevande. In particolare, sono stati offerti salsiccia, vino, pasta e fagioli, pizza e dolci tipici.

La tradizione, quindi, è stata riproposta con grande successo e ampia partecipazione di cupellesi di tutte le età.

Ad affiancare i componenti storici della corale, sono stati tanti ragazzi e bambini, desiderosi di conoscere e vivere il Sant’Andonie, che grazie alla loro passione allieterà anche in futuro le vie di Cupello.

È stato molto emozionante il sentimento di amicizia e di affetto che ha legato tutti i partecipanti, uniti dall’orgoglio di essere parte di una comunità.

La vita paesana ha bisogno soprattutto di momenti come questo.

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