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Giubileo 2020 alla Parrocchia di San Pietro, il primo senza Don Stellerino

Sabato 18 gennaio il 'passaggio della porta', domenica 19 il culmine delle tradizionali celebrazioni

redazione
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Domenica prossima 19 gennaio, nella Parrocchia di San Pietro in Sant'Antonio, si rinnova il Santo Giubileo, sulla scia del privilegio concesso il 12 dicembre 1777 dal pontefice Pio VI, per aver dato ospitalità a Papa Alessandro III dal 7 febbraio al 9 marzo 1177.

Sarà il primo senza Don Stellerino D'Anniballe, storico parroco della locale comunità, morto a 89 anni di età lo scorso mese di luglio.

"In seguito alla frana del 1956, ed alla chiusura della chiesa parrocchiale - scrive Lino Spadaccini, cultore di storia locale sul Blog NoiVastesi -, il pontefice Pio XII autorizzò, in data 13 dicembre 1956, il trasferimento del Giubileo dalla chiesa di S. Pietro a quella di Sant'Antonio di Padova. Privilegio confermato in perpetuo nel 1989, da Giovanni Paolo II, in seguito alla richiesta dell'allora Arcivescovo di Chieti-Vasto,Mons. Antonio Valentini.
 
Il Giubileo inizierà giovedì 16 gennaio con i vespri, il Santo Rosario e la Santa Messa con meditazione, attraverso un cammino che vuole scandire un percorso che si snoda da una chiamata comunitaria alla decisione singola, individuale, di seguire il progetto di salvezza alla luce della Parola del Vangelo di Giovanni: "Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà".
 
Sabato 18, con raduno alle ore 17, l’apertura del Giubileo sarà caratterizzata dal passaggio della porta giubilare di San Pietro, accompagnato dal rintocco della campana grande. Domenica 19, alle ore 17, il Giubileo si concluderà con la solenne celebrazione eucaristica.
 
Il Giubileo non è solo tempo di purificazione, come lavacro dell'anima, ma l'opportunità per un nuovo cammino e per riscoprire la propria vita battesimale, quale slancio per una continua conversione. Per chiedere il dono dell'indulgenza sono necessarie le seguenti condizioni: accostarsi al sacramento della riconciliazione, partecipare al Sacrificio Eucaristico, proclamare la professione di fede e pregare secondo le intenzioni del papa.
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