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La festa di San Cesario impreziosita dalla riapertura della restaurata cripta

Ricorrenza sempre sentita dai vastesi. Celebrazioni a Santa Maria Maggiore

redazione
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La festa di San Cesario di martedì 3 novembre (ricorrenza sempre molto sentita dai vastesi), quest'anno è impreziosita dalla riapertura della Cripta di San Cesario Martire del Vasto, restituita al culto, nella chiesa di Santa Maria Maggiore al termine dei lavori di restauro andati avanti per 6 mesi.

Venerdì sera, alla presenza del vescovo Bruno Forte, il solenne 'taglio del nastro', avvenuto in un sacro tempio gremito.

Un momento di fede di notevole significato, specie per quanti legati ad un luogo di devozione molto caro.

La cerimonia ha avuto inizio con la celebrazione di una Santa Messa, officiata dal parroco emerito don Decio D’Angelo, con la partecipazione di tutte le confraternite della città. Il parroco don Domenico Spagnoli, poi, attraverso la proiezione di alcune diapositive, ha spiegato le dinamiche pratiche che lo hanno spinto ad affrontare quella che è stata una “vera avventura”, potendo contare solo sull’aiuto economico di parrocchiani e devoti.

Azione di restauro che ha preso il via il 6 febbraio 2014, con la sistemazione dell’urna del santo e di quella gemella che conserva tutte le reliquie della cripta. Ad aprile, invece, gli interventi che hanno interessato le volte e le pareti e l’installazione di nuovi arredi ed illuminazione e di un altare ligneo ricavato da un antico mobile conservato in chiesa. Intervento tecnico realizzato dall’architetto Laura D’Alessandro e dall’ing. Alfonso D'Anniballe, progettisti e direttori dei lavori, mentre la parte realizzativa è stata eseguita dall'impresa 'Mammarella' di Vacri.

Per la giornata della festa di San Cesario Martire, Messa nella Cripta restaurata alle 8 ed alle 9,30, mentre alle 18 solenne celebrazione e processione in chiesa.

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