Fino a qualche anno fa, la domenica di Carnevale era un tripudio di colori, maschere e coriandoli, con tantissima gente, soprattutto bambini, che si riversava per le strade per assistere all’attesa sfilata dei carri allegorici.
Non c’è più nulla di tutto questo: niente sfilata, niente animazione e un Carnevale ridotto al semplice passeggio di una qualsiasi domenica d’inverno, con davvero pochi bambini in maschera che si divertono a buttare i coriandoli.
Bisogna ringraziare di vero cuore Fernando D’Annunzio e i cantori del Circolo Socio Culturale “Sant'Antonio Abate”, che ancora oggi, dopo 18 anni, portano in giro il tradizionale canto de 'La Štorie', riproponendo in chiave ironica una sintesi dei principali avvenimenti dell’anno appena trascorso, partendo da quelli a livello mondiale e nazionale, fino a giungere a quelli prettamente locali. Dopo l’esibizione di ieri mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio Abate e nel pomeriggio presso la Casa di Riposo di Sant’Onofrio, i cantori si sono esibiti in piazza Diomede, davanti ad un nutrito pubblico, che ha seguito in modo attento e partecipato, sottolineando con commenti e sorrisi, alcuni passaggi ironici e pungenti. Dopo la riproposizione del canto nella chiesa di Sant'Antonio di Padova, per la diretta su Trsp, i cantori sono tornati nuovamente in piazza per altre esibizioni.
Un plauso al fisarmonicista, al gruppo di cantori ed al poeta Fernando D’Annunzio, che dal 1995 ha ripreso e porta avanti questa bella tradizione vastese, con l’unico scopo di portare un po’ di sana allegria tra la gente.