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Ombrina Mare, Maria Rita D'Orsogna: "L'Abruzzo, la costa teatina, e ciascuno di noi, ha vinto"

Arbitrato internazionale e maxi richiesta di risarcimento persa dalla Rockhopper Corporation

redazione
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Maria Rita D'Orsogna,  docente universitaria di origini abruzzesi, tra le promotrici del movimento di opposizione creatori attorno al progetto Ombrina Mare per le estrazioni petrolifere al largo della costa teatina, commenta la notizia dell'arbitrato internazionale vinto dall'Italia contro la Rockhopper Corporation, la società proponente il progetto, alla fine definitivamente bocciato, che chiedeva un risarcimento da oltre 190 milioni di euro.
 
Di seguito la sua nota.
 
"L'Italia ha vinto.
 
L'Abruzzo, la costa teatina, e ciascuno di noi, ha vinto.
 
L'arbitrato internazionale, da cui la Rockhopper Corporation sperava di ottenere un risarcimento da 190 milioni di euro più interessi per non essere riuscita a trivellare la costa teatina,  è finito.  Non dobbiamo pagare nulla. Zero. 
 
Questa storia è andata avanti per 17 anni, essendo iniziata nel lontano 2008. Pareva tutto impossibile allora, con una società misteriosa, proveniente dal Regno Unito, la Mediterranean Oil and Gas, che intendeva trivellare ed estrarre petrolio a tre chilometri dalla costa teatina.
 
Eravamo pochissime persone all'inizio,  ma ci siamo mobilizzati e passo dopo passo, li abbiamo fermati, con un percorso lungo, tortuoso, pieno di ostacoli. Le occasioni di scoraggiamento sono state molte, troppe. Eppure, non ci siamo arresi mai, combattendo contro i politici corrotti, contro il governo centrale, contro le multinazionali del petrolio.  Alla fine, abbiamo creato un grande movimento di sensibilizzazione in tutto lo stivale e tutti assieme siamo riusciti ad ottenere una legge nazionale che proteggesse tutte le coste italiane, inclusa quella d'Abruzzo e che ha messo la Costa teatina al salvo da Ombrina Mare nel 2016. La Mediterranean Oil and Gas ha chiuso i battenti. La Rockhopper Corporation, anche lei inglese, sperava di portare a casa qualche guadagno sulle ceneri di Omrbina Mare, usando i tribunali internazionali, ma gli e' andata male anche qui. 
 
Oggi dobbiamo essere felici ed orgogliosi del nostro operato. 
 
Questa è una storia di speranza per le generazioni future, di democrazia pulita ed onesta,  di amore per la costa teatina, di testardaggine del popolo abruzzese. 
 
Sono immensamente grata tutti quelli che si sono impegnati per questa causa ed in particolare vorrei ricordare la mia cara amica e sostenitrice della costa teatina per 30 anni, Fabrizia Arduini che, ne sono certa, festeggia con noi in Paradiso.
 
Grazie a tutti, è una bellissima conclusione per Ombrina Mare. 
 
Ad majora."
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