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Davide Cassani in Abruzzo: la bici come metafora della vita

L'ex ct della nazionale per la promozione del cicloturismo in vista della Grande Partenza del Giro d'Italia

redazione
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"Mi sono innamorato del ciclismo da bambino, in una terra dove ci conosciamo tutti, vicino Faenza. Decisi di diventare corridore quando mio padre camionista mi portò a vedere i Mondiali di ciclismo, ad Imola del 1968".
 
Sospeso tra i ricordi di una vita segnata dalla sella di una bici da corsa, da professionista prima e da Commissario tecnico della Nazionale poi, e un presente da apprezzato manager e opinionista, Davide Cassani è arrivato in Abruzzo per segnare un ideale passaggio di testimone con la sua nuova vita. Una vita piena di impegni che coniuga il ruolo di apprezzato commentatore televisivo delle gare ciclistiche internazionali e quello di presidente della Azienda regionale di promozione turistica dell'Emilia Romagna.
 
In una Libreria Mondadori, nel centro di Pescara, gremita di appassionati, Cassani, intervistato dal direttore di Rete 8 Carmine Perantuono, ha presentato il suo recente volume edito da Rizzoli, “Ho voluto la bicicletta”, scritto insieme ai giornalisti Alessandra Giardini e Giorgio Burreddu. Un testo, quello edito da Rizzoli, che rappresenta per Cassani una sorta di sintesi della sua filosofia di vita: "Cominciai a commentare le gare di ciclismo quando ancora ero in pista, e allora è cominciata la mia seconda vita, segnata da diciotto anni trascorsi in Rai in questa nuova veste" ha raccontato ai presenti.
 
Cassani è arrivato in Abruzzo, su invito di CNA Turismo Abruzzo e del Gal Costa dei Trabocchi, per incontrare operatori turistici e istituzioni: con loro, nella giornata di oggi - dopo un sopralluogo in mattinata in presa diretta, ovvero in sella a una bici, sul percorso che segnerà la tappa di partenza del Giro d'Italia 2023 - sarà alle 15 alla Torre Vinaria della Cantina Frenata di Rocca San Giovanni, per un confronto sulle tante opportunità che la Corsa rosa rappresenta per il nostro territorio.
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