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La Riserva Naturale di Punta Aderci meta estiva privilegiata dai turisti

Quest'anno più di 2mila visitatori. In scadenza la convenzione con la Cogecstre, da ottobre si aspetta il bando del Comune

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La Riserva Naturale di Punta Aderci si riconferma meta privilegiata per i vacanzieri estivi: 2mila visitatori senza contare quelli che in migliaia hanno riempito le amatissime spiagge, tra cui tantissimi avventori da Vasto e dal circondario.

È quanto si evidenzia in un articolo pubblicato sul quotidiano regionale Il Centro, a firma di Anna Bontempo.

In questo angolo di naturalistica bellezza, fiore all’occhiello da anni del turismo eco-sostenibile, la cooperativa Cogecstre, in collaborazione con il Comune di Vasto, quest’anno (come i precedenti al periodo Covid) ha gestito l’organizzazione di iniziative e manifestazioni che molto hanno attirato i turisti di ogni dove: “Nel 65% dei casi sono turisti provenienti dal Nord, nel 30% sono del Centro e del Sud e per il restante 5% viene dall’estero”, come riferito dalla referente della cooperativa Alessia Felizzi alla giornalista Bontempo. 

Tantissime famiglie con bambini e ragazzi e giovani coppie amanti di un turismo che sia esperienziale, che crei ricordi, emozioni, che metta in contatto con se stessi e con la natura che ci circonda.
 

Tra le iniziative, la più amata è stata certamente la passeggiata notturna sotto le stelle a cura del Cai di Vasto, che riscuote da sedici anni un grande successo ogni estate. Apprezzatissimi poi i percorsi storico-naturalistici, i concerti al tramonto, le escursioni in canoa e la tradizionale escursione lungo la costa che quest’anno è giunta alla XXIII edizione. 

Ora, a fine settembre, un nuovo capitolo si apre per la Riserva Naturale di Punta Aderci, infatti il 30 di questo mese scadrà la convenzione con la cooperativa Cogecstre. Il Comune sta provvedendo a predisporre il bando con il quale il servizio sarà dato in appalto. 

In questo luogo di intensa bellezza, in cui la macchia mediterranea con la sua flora e la sua fauna si riproduce felice, si spera che sarà conservato un metodo di gestione attento all’ambiente, alla vita e alla biodiversità. L’incendio di due anni fa nella zona di Punta Penna fece purtroppo scomparire uno stagno lussureggiante in cui la microfauna abbondava, ma la Natura sa, meglio dei singoli esseri umani, rinascere con resilienza. Nonostante serviranno almeno 100 anni perché si ricrei quel micro-ecosistema, nella zona colpita dall’incendio tutto è tornato verde e flora e fauna si sono riappropriate del loro luogo. L’augurio risiede nel mantenimento, nella tutela e nella cura che si potrà continuare a dare, sempre meglio, alla nostra Riserva Naturale Regionale.

Evviva la Natura ed evviva chi la cura!

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