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La terza C della Spataro alla scoperta dell’artigianato

In giro per le botteghe del centro storico per comprendere quanto impegno, passione, pazienza e creatività c’è in queste attività

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Uscita didattica speciale per la terza C della Scuola Primaria “G. Spataro” Ic1 Vasto per le vie del centro storico, alla scoperta dell’artigianato. Dopo aver studiato come questa attività sia fondamentale tra le risorse economiche della geografia e come si sia sviluppata già nel neolitico, anche nel nostro territorio, i ragazzi oggi hanno approfondito l’argomento scoprendo alcune attività artigianali presenti in città. 

La prima tappa è stata alla bottega di Alessandro Cavallone, lo storico orologiaio del centro che con grande cortesia ha spiegato il suo lavoro e come siano piccoli e delicati i meccanismi dell’orologio che spesso deve riparare. È necessaria professionalità insieme a tantissima pazienza e manualità, un lavoro d’altri tempi che gli è stato tramandato dal padre.

Alla Creta Rossa i ragazzi sono stati accolti con simpatia da Giuseppe Buono e Michela Monteodorisio, titolari della bottega. Dopo aver spiegato l’argilla, come materiale anche legato alla storia e come viene utilizzata nei giorni d’oggi, hanno fatto sperimentare l’attività di ceramica, con grande interesse dei ragazzi, facendo manipolare pezzettini d’argilla, facendo eseguire semplici incisioni e una semplice decorazione con i colori.

A Dado Ricami, Damiano Maccarone e Donatella Della Penna hanno fatto vedere tutto il processo di lavorazione di un bavaglino, come esempio delle tante lavorazioni che eseguono, dal taglio del tessuto, alla rifinitura e al ricamo, spiegando i vari macchinari e l’importanza non solo della professionalità, ma anche della creatività per personalizzare tanti tipi di tessuto diversi. 

A Sparagn e Cumparisc, Anastasia Massone ha parlato della sua passione per il dialetto abruzzese e per alcune parole tipiche, simpatiche, che più lo rappresentano, stampate sulle maglie. Ha iniziato a stampare magliette per sé stessa, poi per gli amici e con il passa parola sono iniziate ad arrivarle tantissime richieste che l’hanno portata a cambiare lavoro, con ordini internazionali. 

Alla Calzoleria, Mirko Dragoni , ha spiegato i vari macchinari e le metodologie per riparare borse e scarpe, un lavoro antico anche il suo ma con tecnologie moderne anche per poter lavorare i materiali attuali, spesso non più di pelle. 

Insomma, un percorso veramente interessante. I ragazzi hanno capito molto bene il concetto di pazienza, di lavorare lentamente e con precisione per prodotti di grande valore e bellezza. Hanno conosciuto dei grandi professionisti, molto diversi tra loro ma che esprimono capacità comuni: arte, passione, impegno, capacità tecnologica e di innovazione, il meglio l’eccellenza dell’artigianato vastese. 

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