Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Invasione dei cinghiali e danni alle colture: settore agricolo "in ginocchio"

Il grido d'allarme della Fondazione Genova Rulli: necessaria una "sinergia fra i vari Enti preposti e realtà coinvolte per una risposta condivisa e non più differibile"

Condividi su:

La Fondazione Casa Accoglienza F.lli A. e L. Genova Rulli opera a Vasto da oltre quarant’anni. E’ sempre stata punto di riferimento nel territorio, sia nell’ambito della tutela dei minori che nel settore dell’agricoltura. Proprietaria di molti ettari di terreno, ha gestito in passato, in conduzione diretta e in mezzadria, la più grande azienda agricola vastese, i cui proventi servivano e servono per mandare avanti l’attività principale di accoglienza e cura dei minori allontanati temporaneamente dalle famiglie.

Oggi tutti i terreni sono in affitto ad imprenditori agricoli i cui genitori e nonni, in precedenza, sono stati mezzadri della Fondazione. Tutta gente che vive del proprio onesto lavoro e che contribuisce a mandare  avanti, con fatica e con coraggio, l’economia di questa città. La realtà del Genova Rulli è come una grande famiglia, in cui ognuno lavora come può e come sa per contribuire ad uno scopo nobile. Da qualche tempo, però, alcuni membri di questa famiglia sono messi a dura prova: il già martoriato settore dell’agricoltura sta vivendo un ulteriore dramma, quello della fauna selvatica, che ad oggi, purtroppo, sembra ancora molto sottovalutato. E a gridare aiuto sono, in primis, gli affittuari della Fondazione nella zona della Riserva di Punta Aderci, probabilmente la più colpita dal problema.

Oramai è sotto gli occhi di tutti: l’invasione dei cinghiali produce tantissimi danni alle colture agricole, talvolta anche con fenomeni irreversibili. Basta fare un giro nei campi che sono dentro o intorno alla Riserva per rendersene conto: vere e proprie “arature” causate dal passaggio dei cinghiali hanno interessato centinaia di metri quadrati di terreno e lì, né quest’anno né il prossimo, sarà possibile raccogliere gli sperati frutti. A questo punto, provare a trovare una soluzione risulta di fondamentale importanza per la protezione non solo degli agricoltori, ma della stessa economia di un territorio, che rischia il collasso. Vista la complessità della situazione, è sicuramente necessario un approccio su larga scala ed in sinergia fra i vari Enti preposti e fra tutte le realtà interessate per riuscire a dare una risposta quanto più possibile condivisa e sicuramente non più differibile. 

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è vicino ai propri affittuari ed ha chiesto all’Associazione Terre di Punta Aderci, il cui presidente è uno di loro e nel cui direttivo c’è un proprio membro, di essere coinvolto in tutte le iniziative che verranno prese in tal senso. Come anche la storia della Fondazione insegna, solo uniti si può costruire qualcosa.

Fondazione Genova Rulli

Condividi su:

Seguici su Facebook