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Riconoscimento nazionale per la legge di tutela regionale del 'Pastore abruzzese'

Il caratteristico cane "patrimonio culturale", via libera dal ministro Franceschini

redazione
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Prima una legge regionale, adesso anche il 'sigillo' a livello nazionale.

Si parla del cane da pecora abruzzese o mastino abruzzese, dai più riconosciuto come il cane pastore abruzzese. Il 12 luglio scorso una legge regionale, approvata all’unanimità, ha riconosciuto il caratteristico animale "parte integrante del patrimonio culturale dell’Abruzzo", attribuendo un significativo riconoscimento al "cane bianco italiano da custodia delle greggi conosciuto con il nome di 'Cane da Pecora Abruzzese' o 'Mastino Abruzzese'.

Oltre al nome ufficiale, la legge regionale ha fissato quelle che sono le caratteristiche morfoattitudinali del cane, abrogando una precedente previsione normativa (la legge regionale 16 giugno 1987 n. 31) che aveva finora disciplinato la sua tutela.

Significativo il passaggio a livello governativo con il via libera all'etichetta “patrimonio culturale della nazione”. Il ministro Dario Franceschini, componente del Governo Renzi, ha esaminato 21 leggi regionali e deliberato la non impugnativa per la legge 21 del 9 luglio 2016 della Regione Abruzzo: “Riconoscimento del cane bianco italiano da custodia delle greggi patrimonio culturale della Regione Abruzzo con il nome di cane da pecora abruzzese o mastino abruzzese”.

Tra le caratteristiche evidenziate quelle della "assoluta mancanza di istinto predatorio e di ogni forma di aggressione nei confronti degli ovini, ma anche per una spiccata autonomia operativa".

E a sostegno della legge il Consiglio regionale ha fatto propria la relazione storico-tecnica sul cane da parte del Mo.Tu.Ci.Pa.(Movimento di tutela della civiltà pastorale abruzzese). 

Giacomo Di Giustino, presidente del sodalizio, evidenzia che “il mastino abruzzese è un parente diretto del lupo artico, sceso fino alle nostre latitudini a seguito di periodi di glaciazione nell’antichità, che hanno costretto gli animali e gli uomini a migrare in cerca di cibo e luoghi più vivibili. Si tratta quindi di un lupo addomesticato, di ceppo europeo, differente da animali appartenenti a ceppi asiatici e africani”. 

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