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Il 'no' definitivo ad 'Ombrina Mare', è arrivata l'ufficialità a livello ministeriale

Esultano i comitati costituitisi contro il progetto, ma l'attenzione resta alta per via di possibili ricorsi

redazione
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L’ufficialità è giunta con una mail inviata alla posta elettronica del presidente della Giunta regionale abruzzese, Luciano D’Alfonso, dal capo di gabinetto del ministro per lo sviluppo economico, Vito Cozzoli.

Nella mail si dà notizia della chiusura definitiva del procedimento dell’istanza di concessione di Ombrina mare, con la pubblicazione n. 8 sul bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse (Buig).

Nella mail, Cozzoli dà riscontro della decisione pubblicata sul Buig anno LX n. 1 del 31 gennaio 2016, così come si legge: “Comunicazione 29 gennaio 2016, n. 2457. Chiusura del procedimento e rigetto dell’istanza di concessione di coltivazione ‘d 30 B.C.-MD’ presentata dalla società RockHopper Italia Spa. Il direttore generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche, con comunicazione in data 26 gennaio 2016, n. 2457, ha disposto il rigetto dell’istanza di concessione di coltivazione ‘d.30 B.C.- MD” presentata dalla società RockHopper Italia spa e pubblicata nel B.U.I.G. anno LIII n. 1, in quanto interamente interferente con i divieti previsti dalla vigente normativa ambientale”.

“Ombrina era morta il 23 dicembre scorso e ora viene pubblicato l’atto finale – spiegano i comitati No Ombrina – Come largamente previsto fin dal 23 dicembre scorso, giorno del varo della Legge di Stabilità, ecco pubblicato sul BUIG del Ministero dello Sviluppo Economico il rigetto dell’istanza di concessione di coltivazione Ombrina. Il Coordinamento No Ombrina aveva festeggiato a Natale e Capodanno con gli abruzzesi conscio che quello del Ministero fosse divenuto un atto ormai obbligatorio”.

A questo link il bolletino integrale (clicca qui)

Ma la guardia, spiegano, resta alta: “L’azienda potrebbe presentare ricorso al Tar cercando di sollevare questioni di costituzionalità della legge di stabilità. In ogni caso è una bella notizia per il mare Adriatico e per il popolo abruzzese”.

Coordinamento No Ombrina

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