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Contrasto a 'Ombrina': c'è anche il Parco naturale regionale Costa dei Trabocchi

Il 9 novembre a Roma si tornerà a discutere del progetto di trivellazioni nell'Adriatico abruzzese

redazione
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Il Consiglio regionale, nel corso dell'ultima seduta, ha approvato all'unanimità l'istituzione del parco naturale regionale "Costa dei Trabocchi" (il nome è stato modificato dall'originario "Trabocchi del Chietino e Costa Frentana" con un emendamento).

L'area protetta sorgerà tra il confine nord del Comune di San Vito Chietino e il confine sud del Comune di Rocca San Giovanni e si estende per 6 miglia marine nel tratto di mare prospiciente i due centri del litorale frentano.

"L'ambiente marino – si legge nell'articolato - è caratterizzato dalla presenza di flora, vegetazione e fauna mediterranea di notevole interesse, da emergenze geologiche e geomorfologiche di interesse e dalla presenza dei 'trabocchi', già tutelati dalla legge regionale 93 del 1994".

La gestione dell'area protetta è affidata ai Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni, che avranno 120 giorni di tempo per nominare gli organismi del parco. Per la gestione gli stessi Comuni potranno avvalersi di associazioni di protezione ambientale, di società cooperative, delle università e dell'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. All'interno del perimetro del parco, in ogni caso, saranno consentite le attività di pesca e il transito di natanti e piccole imbarcazioni. Per il 2015 è previsto un contributo regionale di 50mila euro, mentre per gli anni successivi lo stesso sarà stabilito dal bilancio regionale. Il Consiglio ha approvato anche la deroga ai termini di pubblicazione sul Burat. La norma, quindi, entrerà in vigore già da domani. 

L'approvazione del progetto di legge 150/2015 "Istituzione del Parco Naturale Regionale Trabocchi del Chietino e della costa Frentana", è un atto concreto, forte, in vista della data fissata dal Governo per la Conferenza dei Servizi in cui si discuterà di Ombrina Mare, il 9 novembre. 

L'obiettivo è tutelare uno dei tratti più belli della costa adriatica, ponendo un fermo no alle trivellazioni volute dal Governo centrale.

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