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Zavattaro lascia e traccia il bilancio: 'Bilanci risanati e nuove tecnologie'

Il direttore generale conferma le dimissioni. Il 13 giugno l'addio alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti

redazione
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Bilanci risanati, investimenti milionari per il rinnovo del parco tecnologico, introduzione di modelli organizzativi innovativi come i “percorsi” oncologici e l’assistenza per intensità di cura, oltre ad una drastica riduzione delle proroghe nei contratti di fornitura di beni e servizi ed il “modello Ortona” come esperienza da 'esportare' sul piano del trattamento del tumore al seno.

E' questa, a grandi linee, l’eredità che lascia alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro che ieri mattina ha ufficialmente rimesso il proprio mandato alla Regione Abruzzo.

Il manager ha voluto organizzare una conferenza stampa nella quale ha puntato l'attenzione sui suoi 5 anni di conduzione dell'azienda sanitaria, durante i quali ha avviato e portato innanzitutto a termine la fusione tra le due ex Asl di Lanciano-Vasto e Chieti, “un processo impegnativo e complesso – ha detto -, che, insieme al fallimento del gruppo Villa Pini, ha rappresentato l’ambito d’intervento più oneroso”.

La decisione delle dimissioni, delle quali si era già parlato nei giorni scorsi, è stata ratificata con una nota trasmessa al presidente della Regione Luciano D'Alfonso ed all'assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci.

Lascio un’azienda in ordine, sotto il profilo dei conti e dell’organizzazione – ha sottolineato –. Non è poco, se torniamo indietro per un attimo a guardare da dove siamo partiti, con disavanzi strutturali di circa 70 milioni di euro l’anno, con ospedali e reparti doppione e volumi di attività non sempre adeguati a garantire sicurezza e qualità. Certo resta ancora molto da fare, ma nelle condizioni in cui ci siamo trovati a operare è stato fatto davvero un grande lavoro”.

Tra i motivi della rinuncia (il suo incarico, rinnovato dal presidente Gianni Chiodi durante la scorsa amministrazione regionale, sarebbe scaduto nel 2018) il “difetto di attenzione dei rappresentanti regionali a grandi questioni che investono l’azienda quali la convenzione con l’Università, il problema dei livelli di assistenza a rischio per la riduzione del lavoro flessibile e le contestazioni sulle proroghe dei contratti”.

Nella nota inviata alla Regione Zavattaro ha indicato la data del 13 giugno come termine del proprio incarico.

Tra i risultati di cui andar fieri, il manager ha evidenziato il buono stato dei conti, grazie ad una “rigorosa azione di revisione dei costi e contenimento della spesa”, gli investimenti per il rinnovo delle attrezzature con punti forti nell'alta tecnologia, in particolare mammografi, Tac a 64 e 128 strati, angiografi, colonne endoscopiche, robot chirurgico e nuovo acceleratore lineare. Poi i numeri: al primo trimestre 2015 il personale assunto a tempo indeterminato è di 4.854 unità, di cui 2.479 infermieri, 1.074 medici, 716 tecnici e 423 amministrativi. Infine, la rivendicazione della buona sanità sul territorio per i percorsi oncologici, in particolari per quelli dei tumori al seno, prostata, colon e polmone grazie all'apporto di équipe multidisciplinari che affrontano e discutono il caso in modo congiunto, con accento posto sul cosiddetto 'modello Ortona' e sulla certificazione 'Eusoma' conquistata dal percorso senologico aziendale, che vede nel ruolo di protagonista l’ospedale di Ortona con il coinvolgimento fattivo dei nosocomi di Vasto e Chieti. 

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