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Da ‘Frantoi Aperti’ a… ’Frantoi Chiusi’: critico l’ex assessore Febbo

'Stagione difficile per il nostro olio, la manifestazione andava organizzata’

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E’ una stagione con numerose insidie, si prevede una diminuzione in termini di produzione di olio del 40%, influenzata da un clima non proprio ideale tra la primavera e l’estate, con un probabile aumento dei prezzi. Per questo era più che mai necessario dare una mano alle aziende, specie in un’annata come questa, scandita da un allarmismo crescente su qualità e quantità dell’olio, la manifestazione sarebbe stata fondamentale per avvicinare i consumatori che accostandosi e toccando con mano il prodotto avrebbero ricevuto le giuste rassicurazioni”.

Critico il consigliere regionale ed ex assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo (Forza Italia) sulla mancata organizzazione, in Abruzzo, di ‘Frantoi Aperti’, iniziativa tipica del periodo dedicata all’olio ed alle tante aziende produttrici della regione, tra le quali diverse del territorio del Vastese.

“Dopo numerose edizioni, condite da grandi successi in termini di presenze di pubblico e adesione delle strutture, non si terrà il consueto appuntamento con ‘Frantoi Aperti’ – dice Febbo, presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale -. Con grande amarezza – prosegue – dobbiamo registrare la mancata organizzazione di una manifestazione così prestigiosa per uno dei nostri prodotti più pregiati. Posso capire che stiamo attraversando un momento molto difficile, avendo ricoperto anch’io il ruolo di assessore alle Politiche agricole, ma mi chiedo: davvero non c’erano fondi da destinare all’evento? Davvero non si potevano reperire? Qualche dubbio resta e credo che sia stata sottovalutata l’importanza di ‘Frantoi Aperti’ se consideriamo soprattutto la difficile stagione attuale”.

Anche quest’anno, ad ogni modo, secondo l’ex assessore non mancheranno le produzioni di qualità e ‘Frantoi Aperti’, a cui negli anni scorsi hanno aderito in media 60 frantoi, “sarebbe stata propizia per avvicinare clienti, appassionati e semplici curiosi alla filiera dell’extravergine di oliva e portarli fin dentro la lavorazione del prodotto simbolo della nostra tradizione”.

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