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Via Verde della Costa dei trabocchi, unico progetto italiano all'International design

Di Giuseppantonio: "Occasione di visibilità per la pista ciclo-pedonale da realizzare tra Ortona e Vasto"

a cura della redazione
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La Via Verde della Costa dei trabocchi è l’unico progetto italiano realizzato da un ente pubblico a essere stato selezionato nella sezione Public dell’International design for all foundation awards 2013. Si tratta di un riconoscimento internazionale che mette in risalto esempi di buone prassi nella progettazione per tutti, privilegiando iniziative create da realtà pubbliche, private e non-profit del mondo intero, che mirano a consentire l’uguaglianza nella partecipazione alla società.

Anche se il progetto della Provincia di Chieti non è risultato vincitore, il fatto che sia stato selezionato è comunque un importante risultato, ha precisato il presidente provinciale Enrico Di Giuseppantonio: “Grazie alla proficua collaborazione con la onlus Diritti Diretti, presieduta da Simona Petaccia, e il Laboratorio accessibilità universale (Lau) dell’Università degli studi di Siena, diretto da Dino Angelaccio, che hanno offerto la loro competenza specialistica nel turismo per tutti, la Via Verde della Costa dei trabocchi ha potuto candidarsi a quest’ambito riconoscimento. Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto. Pur non essendo tra i vincitori, infatti, il progetto si è distinto riuscendo a essere nei 55 selezionati tra il copioso numero di candidature provenienti da 17 nazioni”.

Un riconoscimento, ha precisato Di Giuseppantonio, che “ha dato visibilità internazionale alla pista ciclo-pedonale da realizzare sulla fascia litoranea che attraversa le ferrovie dismesse sulla linea Adriatica” tra Ortona e Vasto, testimoniando “come l’accessibilità non sia un sinonimo di solidarietà per pochi, ma un utile strumento per migliorare la qualità di vita di tutti, contribuire all'innovazione dell’offerta turistica legata al patrimonio naturale/culturale e ampliare l’appeal dei prodotti/servizi offerti dalle aziende locali".
Tutto ciò confermerebbe secondo Di Giuseppantonio come, in tempi di crisi, la buona politica deve "saper utilizzare strumenti innovativi che possano offrire all’intera popolazione una vasta gamma di opportunità in grado di far ripartire l’economia e il turismo".

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