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Sottratta la segnaletica per l'escursione su Monte Sorbo, l'amarezza della sezione vastese del Cai

Domenica l'iniziativa, che si terrà ugualmente. Il 'raid' nei giorni scorsi

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Era stato tutto preparato con cura fin dalle fasi iniziali del progetto: i sopralluoghi alla ricerca di vecchi tracciati agricoli, lo studio delle mappe, la richiesta (rilevatasi poi infruttuosa) di collaborazione ai Comuni insistenti sul territorio, la decisione di finanziare autonomamente il progetto, la predisposizione della segnaletica orizzontale e verticale.

 

Il tutto si era concluso con la collocazione di fatto della segnaletica e degli ultimi ritocchi alla stessa nella giornata del 25 settembre da parte dei soci del Club Alpino Italiano di Vasto. Era già tutto pronto, dunque, per accogliere degnamente i numerosi escursionisti nella passeggiata su Monte Sorbo (vasta area boscata tra i territori di Carpineto Sinello, Gissi, San Buono e Liscia ndr.) prevista per domenica 28 ottobre. In questi giorni, invece, l’amara sorpresa: la segnaletica posta all’inizio del sentiero è stata letteralmente eliminata. 

 

Il tentativo di valorizzare il nostro territorio riportando alla luce tracce di civiltà contadina in estinzione e permetterne la fruizione a chiunque abbia voglia e cultura per farlo, si è scontrato, dunque, con l’ignoranza di qualche essere incivile e primitivo. No, non sono stati i cinghiali, né gli animali randagi, ma la mano vile dell’uomo arrogante e irrispettoso di un bene pubblico fruibile a tutti! 

 

L’escursione naturalmente verrà ugualmente svolta. Verrà svolta soprattutto per sottolineare che, al di là del degrado culturale che serpeggia sempre più, esiste e resiste una cultura del rispetto, della condivisione e della convivenza civile tra gli uomini e tra l’uomo, la natura e tutte le sue creature. 

 

Ci piace sperare che chi ha eseguito il vile gesto si adoperi per riparare, in un momento di recupero di un briciolo di coscienza civile, al danno arrecato alla collettività. Lo aspettiamo, anche se anonimo, nella passeggiata di domenica 28 perché cominci a nutrirsi dei valori di rispetto, condivisione e convivenza, indispensabili per garantire ancora una vita degna di essere chiamata tale.

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