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Addio ufficiale al 123° Reggimento 'Chieti': commossa cerimonia di commiato nella caserma 'Berardi'

Fine della pluriennale esperienza dell'Esercito Italiano nel capoluogo di provincia

a cura della redazione
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Fine dell'esperienza. Cerimonia di addio, commossa, oggi a Chieti, alla caserma 'Berardi' per la conclusione dell'esperienza, nel capoluogo di provincia, del 123° Reggimento 'Chieti' dell'Esercito Italiano.

 

Resa degli onori alla bandiera di guerra del Reggimento, stamattina, con il vessillo trasferito a Roma per il definitivo collocamento nel sacrario delle bandiere al Vittoriano. Una bandiera storica che sventolò, per prima, nel novembre del 1918 sul municipio della città di Trento liberata, contribuendo al completamento effettivo dell'unità d'Italia. Presenti all'appuntamento di commiato ufficiale dell'Esercito a Chieti, tra gli altri, il comandante del raggruppamento delle unità addestrative, generale di divisione Antonio Zambuco, autorità civili, religiose e militari locali, insieme ai Gonfaloni pluridecorati di Pescara e di tutti i centri teatini e a quelli delle numerose associazioni combattentistiche e d'arma e di volontariato, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, e il senatore dell'Italia dei valori Alfonso Mascitelli. Un addio di sicuro non indolore, non solo per i numerosi militari (tantissimi di Vasto e dei centri del comprensorio) che negli anni hanno vissuto una parte della loro esperienza alla caserma 'Berardi', ma anche per la stessa città che con questa perdita vede venir meno una fonte economica di non trascurabile portata. 

 

"Credo – ha scritto il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio in una lettera inviata al comandante del Reggimento 'Chieti', colonnello Claudio Brunetto - che rimpiangeremo un’esperienza unica, un autentico orgoglio per tutto il territorio, un’importante identità che ha contribuito a rendere Chieti una città viva. Ci mancherà la sua rassicurante presenza e il rapporto cordiale tra i cittadini, sempre ospitali e disponibili, e i militari, spinti da sentimenti di amicizia e collaborazione: una relazione che ha avuto i suoi benefici effetti sia per gli uni che per gli altri, in termini culturali nonché sociali. Desidero quindi inviarle il mio più vivo e sentito messaggio di ringraziamento per l’opportunità che Chieti ha avuto in questi anni di presenza del 123° Reggimento, di cui tutta la provincia deve esserne fiera".

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